L’edizione numero 106 della corsa in giallo prenderà il via sabato 6 luglio a Bruxelles, con una tappa di 192 km, alla quale seguirà la cronosquadre, sempre nella capitale belga.

Ventidue le squadre ai nastri di partenza, con otto corridori ciascuna, si contenderanno la vittoria finale lungo un percorso di 3460 km suddiviso in 21 tappe; due saranno i giorni di riposo, il 16 e il 22 luglio, con l’arrivo previsto lungo gli Champs Elysèes il 28 luglio.

Nonostante le assenze di Chris Froome, vincitore di quattro delle ultime sei edizioni, e Tom Dumoulin, secondo lo scorso anno, sarà un Tour grandi firme, senza un vero e proprio favorito, ma con tanti pretendenti a portare la maglia gialla sotto l’Arc de Triomphe.

Per le scommesse ciclismo di 888sport.it, la formazione favorita è la Ineos di Thomas, vincitore lo scorso anno, Bernal e dell’italiano Gianni Moscon @1.75 

Abbiamo parlato del Tour de France 2019 con Silvio Martinello, ex campione del mondo e olimpico su pista nonché ex commentatore ciclistico per la Rai.


Il percorso – “Le ventidue tappe – spiega Martinello – disegnano un tracciato moderno. Anche il Tour sta provando a uscire dalla logica del dedicare 10 giorni agli sprinter e già nella prima parte ci sono alcune tappe cruciali: la cronosquadre, l’arrivo a La Planche des Belles Filles, i percorsi accidentati di Saint Etienne e Bagneres de Bigorre.

La seconda parte della corsa è molto impegnativa, con tappe di alta montagna dal chilometraggio modesto: 117 km per l’arrivo in quota al Tourmalet, 126 km per Tignes e 130 per Val Thorens. Tra queste, le importanti frazioni di Froix Prat d’Albi e Valloire e la crono individuale, comunque breve. In generale è un percorso per scalatori”.

Lo scalatore per eccellenza è il francese Julian Alaphilippe, vincitore della Classement général du meilleur grimpeur nel 2018: nel testa a testa con Warren Barguil, è favorito @1.30 contro @3.30.

Il montepremi – Il Tour de France 2019 sarà la corsa a tappe più ricca nel calendario UCI dell’intera stagione. In palio ci saranno complessivamente 2.3 milioni di euro: 500 mila andranno al vincitore, 200 mila al secondo classificato e 100 mila al terzo. A tutti i ciclisti che concluderanno la Grande Boucle, l’Amaury Sport Organisation elargirà un premio simbolico di 1000 euro. Al vincitore di ogni singola frazione andranno 11.000 euro, 5.500 al secondo e 2.800 al terzo classificato.

I favoriti – “In assenza di un vero e proprio favorito, la rosa dei pretendenti alla vittoria è ampia. Personalmente, tra i tanti candidati della vigilia, direi Fulgsang per ciò che sta facendo in questo 2019”: questo è il pronostico di Silvio Martinello. Per le scommesse sportive, Jakob Fuglsang (che come miglior risultato al Tour ha un settimo posto conquistato nel 2013) parte sfavorito nei testa a testa con i suoi rivali per la classifica generale: contro Egan Bernal, il danese è @2.55 a @1.45; nel confronto con Geraint Thomas, Fulgsang è quotato @2.20 contro l’@1.60 del britannico. 

Interessante è il testa a testa tra i due corridori della Inos: il colombiano Egan Bernal è favorito per il miglior piazzamento finale @1.62 contro il @2.15 di Geraint Thomas.

Gli italiani – Saranno 15 i ciclisti italiani al via, con Vincenzo Nibali alla testa virtuale del plotone azzurro: “Mi auguro che Vincenzo punti alla classifica – ci spiega Martinello -, ritengo sia una buona opportunità per lui per cercare il bis, dopo il successo del 2014. Per quanto riguarda Aru, sono convinto che farà una buona seconda tappa, con possibilità di andare alla caccia di un successo di tappa”.

L’ex campione olimpico di Atlanta ’96 ci parla anche degli altri azzurri in gara: “Viviani, Trentin, Bettiol e Colbrelli possono cullare grandi ambizioni per cercare qualche successo di frazione; sono curioso di vedere Ciccone e capire se Nizzolo è tornato quello di qualche stagione fa. De Marchi arriva in gran forma, mentre Caruso avrà degli obblighi di squadra e sarà una grande spalla per Nibali”.

Nella particolare tipologia di scommessa sulla Nazionalità del ciclista vincente, la quota dell’Italia è @17.00; le probabilità più elevate sono della Colombia @2.25, seguita dalla Gran Bretagna @2.75 e dalla Danimarca @5.75. Nelle scommesse sui testa a testa per il miglior piazzamento finale, Nibali è favorito @1.50 su Michael Woods @2.40. Segui la corsa anche con le scommesse live!

Curiosità – Il primo vincitore del Tour de France in realtà era italiano: Maurice Garin, infatti, è nel 1871 ad Arvier, in Valle d’Aosta; emigra a quattordici anni in Francia dove trova lavoro come spazzacamino e ottiene la cittadinanza francese nel 1901. Ha vinto, quindi, la Parigi-Roubaix nel 1897 e nel 1898 come italiano, ma la Grand Boucle del 1903 se la aggiudicò come francese.

Il primo ad aggiudicarsi il Tour come italiano è stato Ottavio Bottecchia nel 1924: dopo Botescià, come lo chiamavano i transalpini, che ha conquistato anche l’edizione del 1925, gli altri italiani ad aggiudicarsi la prestigiosa corsa a tappe sono stati  Gino Bartali (nel '38 e '48), Fausto Coppi ('49 e '52), Gastone Nencini ('60), Felice Gimondi ('65), Marco Pantani ('98) e nel 2014, come già visto, Vincenzo Nibali.

Quattro ciclisti detengono il record di Tour de France vinti: Jacques Anquetil (tra il 1957 e il 1964), Eddy Merckx (1969-1974), Bernard Hinault (1978-1985) e Miguel Indurain (1991-1995). Nella classifica assoluta per nazioni, primeggia la Francia con 36 vittorie, seguita da Belgio (18), Spagna (12), Italia (10) e Regno Unito (6). 
Qualche altra curiosità - lo svizzero Fabian Cancellara ha indossato 29 volte la maglia gialla senza mai vincere il Tour. Laurent Fignon, Hermann Van Springel e Pierre Brambilla hanno perso la testa della classifica generale nell'ultimo giorno della corsa.

Mario Cipollini detiene ancora il primato della tappa in linea più veloce: 50,355 km/h nel 1999 da Laval a Blois, su un percorso di 194,5 km.

 

Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.