Può un centravanti insofferente alle regole diventare l’allenatore più vincente di tutti i tempi? La carriera in panchina di Alex Ferguson (che probabilmente mai avrebbe pensato di diventare Sir) dice decisamente di sì. Dopo 15 anni passati a segnare sui campi scozzesi, il tecnico di Glasgow comincia la sua epopea in panchina nel 1974, quando è brevemente alla guida dell’East Stirlingshire.

Nello stesso anno viene assunto dal St Mirren, che con una squadra dall’età media bassissima passa dalla metà classifica della Division Two alla vittoria della Division One e a un buon piazzamento nella massima serie. Strano ma vero, non è abbastanza per tenere il posto, perché il St Mirren rimane l’unico club ad avere mai esonerato Ferguson.

La statua di Alex Ferguson

L'Aberdeen diventa grande con Alex Ferguson

Ma le ottime prestazioni gli permettono di essere notato dall’Aberdeen, che gli affida la panchina nel 1978. È l’inizio di un periodo d’oro per il club, che prima di allora aveva vinto un solo campionato e che in otto anni riempie decisamente la bacheca del Pittodrie.

L’Aberdeen porta infatti a casa per tre volte la Premier Division, quattro Coppe di Scozia, una Coppa di Lega e soprattutto la Coppa delle Coppe 1982/83, vinta in finale, in quella che oggi sarebbe da considerare un atto conclusivo giocato da sfavoriti per le quote calcio, contro il Real Madrid, seguita dal trionfo in Supercoppa contro l’Amburgo, per un totale di 10 trofei.

Ferguson arriva a Manchester nel 1986

Nonostante un curriculum simile con un club che non è uno dei due dell’Old Firm, quando nel 1986 il Manchester United lo assume per sostituire Ron Atkinson ci sono poche aspettative. I Red Devils vengono da un periodo complicato e lo scozzese per molti non è l’uomo giusto per riportare trofei a Old Trafford.

Paradossalmente, i primi anni sembrano dare ragione ai suoi detrattori. Lo United non fa bene in campionato e anche nelle coppe le prestazioni della squadra non convincono. La stagione 1989/90 è quella della svolta.

Fergie rischia più volte l’esonero, ma la vittoria nella finale di FA Cup contro il Crystal Palace gli regala il primo trofeo in Inghilterra e gli permette di far iniziare gli anni d’oro del club. Nella stagione successiva lo United vince (a pari merito) la Community Shield ma soprattutto si impone in Coppa delle Coppe, battendo in finale il Barcellona di Johan Cruijff.

Nell’annata 1991/92, l’ultima prima della nascita della Premier League, Ferguson porta a casa anche la sua prima Coppa di Lega e la Supercoppa Europea.

I numeri dello United di Ferguson in Premier

Ma è proprio in Premier che il manager scozzese scrive la sua leggenda. Basterebbe pensare che dalla stagione 1992/93 a quella 2012/13 il Manchester United vince il campionato per ben 13 volte su 21 tornei disputati.

Gran parte del merito è proprio di Ferguson, che sfrutta alla perfezione alcuni acquisti decisamente azzeccati, su tutti sicuramente Eric Cantona, Cristiano Ronaldo e Wayne Rooney e che attinge a piene mani dal florido vivaio dei Red Devils.

A farla da padrone è la celeberrima “Class of 92”, ovvero quel gruppo di giocatori che faceva parte della squadra giovanile che nel 1992 vince la FA Cup e che diventerà l’ossatura di una delle rose più forti dei Red Devils.

Dal settore giovanile arrivano Ryan Giggs (che però aveva già esordito prima degli altri), Paul Scholes, i fratelli Neville e David Beckham, destinati a trasformarsi in icone del club.

Gli anni Novanta sono trionfali per lo United, che tra 1993 e 2000 vince sei volte la Premier League, tre volte la FA Cup, quattro volte la Community Shield e soprattutto nella stagione 1998/99 mette a segno il Treble, vincendo campionato, coppa nazionale e Champions League, nella finale del Camp Nou, con il risultato ribaltato, clamorosamente anche per le scommesse sportive, nei minuti di recupero.

La gioia dopo il successo sul Bayern!

L’anno successivo si completa il ciclo con la vittoria della Coppa Intercontinentale.

Il secondo ciclo di Ferguson all'Old Trafford

E se qualcuno pensa che questi 14 anni siano stati irripetibili, ha capito male. La seconda parte dei 28 anni a Old Trafford di Fergie è altrettanto memorabile.

Cambiano gli uomini, con addii eccellenti come quelli di Beckham o di Roy Keane, ma la fame di vittorie è la stessa.

Manager e Skipper!

Tra il 2001 e il 2013 arrivano altre sette Premier League, per un totale di 13 che è ovviamente record assoluto.

Strano ma vero, a livello di coppe nazionali nel nuovo millennio Sir Alex vince “solo” una FA Cup, tre Coppe di Lega e cinque Community Shield, ma lo scozzese mette la firma anche sulla sua seconda Champions League (quella vinta nel 2008 a Mosca nella finalissima contro il Chelsea) e sul Mondiale per Club successivo, andando poi vicino a ripetersi in Europa sia nel 2009 che nel 2011, perdendo in entrambi i casi contro il Barcellona di Messi.

Quando nel maggio 2013 Ferguson lascia la panchina dello United (e il calcio) lo fa vincendo il suo ultimo titolo nazionale, portando il totale dei suoi trionfi a Old Trafford a 38. Che, uniti ai 10 con l’Aberdeen e alla First Division con il St Mirren, fanno 49, la cifra che rende Ferguson il tecnico più vincente di tutti i tempi. E alla luce della sua leggenda, il fatto che il Manchester United non abbia più vinto la Premier League dall’anno del suo addio…sembra quasi logico!

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Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.