Quando si parla di serie TV, un argomento come lo sport è di difficile rappresentazione. Certo, ci sono i documentari, come quello Last Dance Michael Jordan, dove le immagini sono quelle vere e la disciplina trattata emerge in tutto il suo splendore.

Ma se invece si ragiona sulla fiction, arrivano le difficoltà. Gli attori (esclusa qualche eccezione) non sono sportivi e le scene in cui ci sono le competizioni spesso risultano forzate. Il che tende ad allontanare lo spettatore, a meno che la serie in questione non sia davvero un gioiellino, che trae la sua forza da altre caratteristiche.

Ed è decisamente il caso di Ted Lasso, la serie di Apple TV che sta per lanciare la sua terza e probabilmente ultima stagione.

La serie tv calcistica più riuscita di sempre

Per Ted Lasso un ingaggio alla Guardiola

L’AFC Richmond tra Palace e Wimbledon

I riferimenti al mondo del calcio in Ted Lasso

Le altre serie tv sul calcio

La serie tv calcistica più riuscita di sempre

La trama è tanto semplice quanto affascinante: l’AFC Richmond assume Ted Lasso, coach statunitense di football americano, per guidare la squadra in Premier League. L’obiettivo, un po’ come nel celebre "L’allenatore nel pallone", è far retrocedere immediatamente il club, per vendetta della presidentessa nei confronti del suo ex marito, il precedente proprietario.

Peccato però che il protagonista, pur non sapendo nulla di calcio, sia in grado di ispirare fiducia e passione nei suoi calciatori e nei tifosi e che, nonostante le difficoltà e una dolorosa retrocessione, il mondo del Richmond e quello del calcio comincino ad amare questo strambo personaggio che non sa neanche cosa sia il fuorigioco.

L’ottima scrittura di trame e personaggi e l’attenzione anche a tutto ciò che accade fuori dal campo hanno creato un vero e proprio fenomeno culturale, soprattutto negli Stati Uniti dove il soccer, in fondo, è pur sempre uno sport di seconda fascia, non solo dal punto di vista dei migliori documentari sportivi, rispetto a quelli made in USA.

Per Ted Lasso un ingaggio alla Guardiola

L’idea è nata quando Jason Suidekis, che interpreta proprio Ted Lasso, è stato chiamato per un promo pubblicitario per la trasmissione della Premier League sulla NBC.

A quel punto si è pensato di creare una storia attorno al personaggio, una scelta che ha pagato tantissimo, visto che la serie ha ottenuto un immediato seguito (che ha portato all’ok per seconda e terza stagione a pochi giorni dal debutto) e tantissimi premi, compresi diversi Emmy e Golden Globes.

A produrre la serie è anche lo stesso attore, che si è appoggiato alla Warner Bros e alla NBC per la realizzazione del prodotto. Del resto, non è che la produzione e i cachet degli attori siano così a buon mercato.

Si sussurra infatti che per la terza serie Suidekis guadagni circa 1 milione a episodio, sommando sia la paga da attore che quella da produttore, ma anche che gli altri attori principali (Hannah Waddingham, Brett Goldstein, Juno Temple e Brendan Hunt) abbiano avuto un aumento importante rispetto a quanto guadagnavano nelle prime due serie.

Brett Goldstein

A questo va aggiunto anche che sia Goldstein che Hunt sono anche tra gli autori, avendo scritto alcuni degli episodi già visti nelle serie già uscite e anche in quella che arriverà in primavera.

L’AFC Richmond tra Palace e Wimbledon

Ma qual è la squadra alla quale si sono ispirati i produttori e gli autori per creare il Richmond? I colori, rosso e blu con una punta di giallo, e la provenienza geografica, il sud di Londra, viene decisamente in mente il Crystal Palace.

Un'esultanza del Palace

Ma a Londra sud non ci sono solo le Eagles e la storia del club che viene dal nulla e a cui in pochi danno una possibilità ricalca quella del Wimbledon, che negli anni Ottanta è emerso dalle divisioni inferiori arrivando nell’allora First Division e vincendo, da assoluti outsiders per le scommesse calcio, anche una FA Cup leggendaria.

Certo, i giocatori del Richmond non sono come quelli della Crazy Gang di Vinnie Jones, ma insomma, ci sono alcuni che per qualcosa sono effettivamente un po’ fuori di testa…

I riferimenti al mondo del calcio in Ted Lasso

Non mancano altre evidenti ispirazioni al mondo reale per la creazione dei personaggi. Quello di Ted Lasso, con la sua capacità di entrare nei cuori dei calciatori e del pubblico, è stesso stato accostato a Jürgen Klopp.

Il suo (ex) vice Nate Shelton diventa…il cattivo della storia andandosene ad allenare il West Ham e segue un’evoluzione (anche fisica, con i capelli che diventano bianchi) molto simile a quella di Josè Mourinho, un altro che ha cominciato la sua carriera facendo da secondo e poi si è affermato.

La somiglianza che proprio non può sfuggire è quella che riguarda Roy Kent: mediano dalla carriera vincente, sempre con in bocca qualche parolaccia, che a fine carriera non vorrebbe fare l’opinionista ma alla fine diventa apprezzatissimo proprio per la sua schiettezza.

Lo storico capitano dello United in Champions contro l'Inter del Cholo

Quasi impossibile, anche per l’assonanza del nome, non rivedere in lui il leggendario Roy Keane. A rappresentare il calciatore ossessionato con il look e la fama c’è Jamie Tartt, che nella sua testa pensa di essere David Beckham, ma alla fine risulta essere più vicino a Jack Grealish.

E che dire di Sam Obisanya, il giovane nigeriano che oltre che sul campo si concentra sui problemi del suo paese natale e su quelli legati al razzismo? Somiglia decisamente a Sadio Manè, mentre il messicano Dani Rojas, che pure fisicamente assomiglia Edinson Cavani, straordinario primo marcatore seriale per le scommesse tra Serie A e Ligue 1, è più vicino a un mix di Chicharito Hernandez e Alexis Sanchez. 

Le altre serie tv sul calcio

La domanda, comunque, si pone: Ted Lasso è la serie fiction calcistica più riuscita di sempre? A vedere i numeri, decisamente sì. Anche perchè è entrata nella conoscenza comune di quelli che sono i suoi possibili spettatori principali, gli amanti del calcio.

Il Richmond è stato inserito sul celebre videogioco FIFA, Ted Lasso ha interagito con Josè Mourinho in uno spot per la finale di Champions League e la Premier League, che di certo non ha bisogno di pubblicità ma ha decisamente apprezzato quella ulteriore data dalla serie, ha dato libertà alla produzione di utilizzare i nomi e i loghi delle sue squadre.

Certo, di serie di pura fiction che trattano il calcio ce ne sono state e ce ne saranno molte (come la folle e divertentissima Club de Cuervos, produzione messicana che ha spopolato in America Latina, o The English Games, sui pionieri del pallone di Sua Maestà, fino ad arrivare al Il Grande Gioco, produzione italiana che racconta il mondo del calcio mercato), ma difficile che si arrivi ai risultati ottenuti da Ted Lasso.

Che dimostra che, come dice sempre il protagonista, in fondo l’importante è crederci.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.