Si può essere un club iconico del proprio paese senza aver mai vinto un campionato? Difficile, ma non impossibile, soprattutto se si parla del West Ham. I londinesi in bacheca hanno ben poco, tre FA Cup, una Coppa delle Coppe, un Intertoto, una Charity Shield e due titoli di campione…della seconda serie.

Eppure, quando si parla di calcio di oltremanica, gli Hammers fanno capolino con una certa frequenza. Merito di una serie di campioni che hanno vestito la maglia del club, tra cui Bobby Moore, capitano della nazionale che nel 1966 ha vinto la Coppa del Mondo, Geoffrey Hurst, che in quella finalissima ha segnato addirittura una tripletta, o di giovani che dopo l’esperienza a Londra Est hanno fatto carriere importanti come Rio Ferdinand, Joe Cole o Paul Ince. 

L'era David Moyes come Manager del West Ham

La squadra del West Ham United

I calciatori offensivi degli Hammers

Gli stipendi del West Ham United

Per non parlare dell’ex stadio del West Ham, il leggendario Boleyn Ground, e della sua tifoseria, che è stata a lungo protagonista sugli spalti e fuori dagli stadi.

Il bonus di benvenuto di 888sport!

L'era David Moyes come Manager del West Ham

Per quanto con l’arrivo dei…nuovi ricchi sia ancora più impossibile per il West Ham sognare la vittoria in Premier League, al London Stadium nelle ultime stagioni si sono comunque viste squadre in grado di infastidire non poco le big e di portare i tifosi degli Hammers a vivere quelle nottate europee che qualche decennio fa erano decisamente più frequenti.

Buona parte del merito è di David Moyes, che dopo i flop con Manchester United, Real Sociedad e Sunderland sembra aver ritrovato a Londra, almeno nella campagna europea 2023, il tocco magico che aveva ai tempi dell’Everton. Il tecnico alterna un classico 4-2-3-1 a soluzioni più difensive come il 3-4-2-1 a seconda di chi deve affrontare. 

David Moyes con Mou e le bolle del West Ham!

E il fatto che ultimamente abbia saputo battere, da sfavoriti per scommesse calcio, il Manchester United e che abbia fermato l’Arsenal la dice lunga sulla bontà tattica degli Hammers che possono essere un incubo per chiunque.

La squadra del West Ham United

In porta c’è un’alternanza tra il senatore Lukasz Fabianski e il più giovane Alphonse Areola. Il polacco, 38 anni, è stato l’estremo difensore di campionato, mentre per tutte le altre competizioni (Europa League e coppe nazionali) il prescelto è stato il trentenne transalpino, che è ormai da due anni al West Ham e dopo due stagioni in prestito è stato riscattato nel mercato del West Ham e rappresenterà il futuro a lungo termine della porta.

Un salvataggio di Fabianski!

In difesa ci sono stati parecchi cambiamenti nel corso degli ultimi mesi. Il pacchetto dei centrali è guidato da Thilo Kehrer, indipendentemente dallo schieramento. Il centrale tedesco è arrivato dal PSG e ha subito trovato la sua dimensione a Londra. Il suo compagno di reparto non è fisso, ma dipende dalle scelte del tecnico.

Tra i calciatori a disposizione ci sono l’azzurro Angelo Ogbonna, il francese Kurt Zouma e il marocchino Nayef Aguerd, a cui si aggiunge anche l’ormai trentatreenne Craig Dawson. Sulla fascia destra il titolare è il ceco Vladimir Coufal, con a sostituirlo il prodotto delle giovanili Ben Johnson.

A sinistra invece è spesso staffetta tra un altro senatore come l’inglese Aaron Cresswell ed Emerson Palmieri, acquistato dal Chelsea in questa stagione.

Per i due centrali di centrocampo, non ci sono alternative. E non perché Moyes non ne abbia, ma perché il tecnico scozzese non rinuncia praticamente mai ai suoi due fedelissimi, Declan Rice e Tomas Soucek. L’inglese, che ha giocato da titolare anche la finale di Euro 2020 con la squadra di Southgate, è stato accolto giovanissimo dal West Ham dopo essere stato rilasciato dal Chelsea e attualmente è il calciatore più celebre e apprezzato dalla squadra.

Emerson con la maglia del West Ham

I calciatori offensivi degli Hammers

A proposito della trequarti, in avanti c’è tanta qualità nella rosa di Moyes, con calciatori che possono giocare in tutti e quattro i ruoli del 4-2-3-1. Il fulcro è il brasiliano Paquetà, arrivato in questa stagione dal Lione. L’ex milanista è diventato il punto di riferimento centrale della squadra londinese.

Il che ha costretto a spostarsi altrove lo spagnolo Pablo Fornals, che per sua fortuna occupa con la stessa destrezza la trequarti centrale e quella sinistra, ma anche a spedire in panchina l’argentino Manuel Lanzini, ormai in rosa da quasi otto anni, che sembra essersi ripreso benissimo dopo un gravissimo infortunio che lo ha tenuto fermo oltre un anno.

L’altro vero titolare fisso è l’inglese Jarrod Bowen, signore e padrone della fascia destra degli Hammers, che con l’algerino Saïd Benrahma fa parte di quelli che, in un ruolo o nell’altro, un posto lo trovano sempre.

Strano a dirsi, ma al centro dell’attacco, nonostante la spesa del club per portarlo al London Stadium, non c’è Gianluca Scamacca.

Il centravanti azzurro sperava di superare la maledizione degli attaccanti degli Hammers (è il cinquantunesimo dal 2010), ma anche di replicare il successo di Paolo Di Canio, vera e propria leggenda da quelle parti.

Ma dopo un buon inizio, il centravanti ex Sassuolo ha perso il posto, lasciandolo al giamaicano Michail Antonio, che da esterno sinistro (anche di difesa!) ai tempi del Nottingham Forest si è trasformato in puntero implacabile.

Al centro dell’attacco, vista la spesa del club per portarlo al London Stadium, non può che esserci Gianluca Scamacca. Il centravanti azzurro spera di superare la maledizione degli attaccanti degli Hammers (è il cinquantunesimo dal 2010), ma anche di replicare il successo di Paolo Di Canio, vera e proprio leggenda da quelle parti.

Antonio del West Ham!

Gli stipendi del West Ham United

Per quanto riguarda gli stipendi, che Kurt Zouma sia il più pagato della rosa lo si è scoperto…quasi per caso. Il francese è stato multato per 250mila sterline, due settimane di stipendio, dopo il caos seguito al video social in cui maltrattava il suo gatto.

Dunque, facendosi dei calcoli, i compagni hanno capito che il transalpino guadagna 6,5 milioni di sterline all’anno. Accanto a lui alle stesse cifre ci sono Paquetà e Areola, mentre seguono a cifre più basse, nuovi arrivi come Emerson e Kehrer ma anche protagonisti consolidati come Bowen, Fornals e Lanzini, i cui stipendi si aggirano sui 4 milioni di sterline. Stesse cifre per Scamacca, che con il suo contratto fino al 2027 di fatto ha quadruplicato l’ingaggio annuale che percepiva al Sassuolo dopo l’ultimo rinnovo.

Quattro milioni a stagione è più o meno è anche quanto guadagna Rice, la stella della squadra, che nel 2017 ha fatto un vero e proprio atto d’amore nei confronti del club: ha firmato un contratto da sette anni, scadenza 2024, con addirittura un’opzione per il club di allungarlo fino al 2025.

Certo, magari ci sarà modo di ritoccare anche gli emolumenti, perché va bene la fedeltà, ma quando si ha sotto contratto un calciatore dal valore di 80 milioni di euro, sempre meglio evitare di farlo sentire trascurato…

Rice!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione 16 marzo 2022

 

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.