In una Serie A di basket in cui negli ultimi tre anni hanno dominato due società con alle spalle una storia lunghissima come Olimpia Milano e Virtus Bologna, c’è comunque spazio per delle sorprese e per l’emergere di nuove realtà. E in poche sono nuove come la Pallacanestro Brescia, che per essere nata nel 2009 di strada ne ha già fatta parecchia.

La squadra lombarda ha infatti iniziato dalla Serie A dilettanti un cammino che l’ha portata alla Legadue in capo a due stagioni e all’approdo nella massima divisione nel 2016.

Da quel momento, Brescia si è imposta come una delle società più interessanti del panorama cestistico italiano, con stagioni in cui sono arrivati piazzamenti importanti (tre terzi posti in regular season e una semifinale scudetto), a cui va aggiunta la Coppa Italia 2022/23, il primo trofeo nella storia del club.

Il Basket Brescia Leonessa

La storia biancoblu comincia appunto nel 2009, a 13 anni di distanza dal fallimento del Basket Brescia, quando viene fondato il Basket Brescia Leonessa, nome che la squadra mantiene fino al 2020, quando viene cambiato in Pallacanestro Brescia.

Dopo una stagione di assestamento, Brescia ottiene la promozione in Legadue nella stagione 2010/11, anche grazie all’arrivo di giocatori di enorme esperienza come Rodolfo Rombaldoni. Gli anni nella serie cadetta sono quattro, costellati da delusioni come la sconfitta contro Pistoia nella finale playoff nella stagione 2012/13.

Per la seconda promozione bisogna dunque attendere l’inizio della gestione targata Andrea Diana (vice allenatore dal 2011 al 2014 e head coach dal 2014 al 2019) e la stagione 2015/16, quella in cui arriva di David Moss, destinato ad essere una vera e propria bandiera, e in cui un altro giocatore dalla carriera importante come Andrea Cittadini, che diventa anche capitano, trascina Brescia all’approdo in A.

David Moss

La Pallacanestro Brescia in Serie A

La prima annata tra i grandi vede l’arrivo di un nuovo main sponsor, la Germani, che sostituisce la Centrale del Latte di Brescia.

La squadra ingaggi giocatori importanti come Marcus Landry (MVP stagionale dell’intera Serie A) e i fratelli Vitali (Luca e Michele), ottenendo un buon decimo posto. La stagione successiva è quella in cui Brescia si impone all’attenzione di tutti, rimanendo in testa alla classifica per parecchie giornate, chiudendo la regular season al terzo posto e arrivando fino in semifinale dei playoff, fermandosi solo davanti all'Olimpia Milano.

Grazie al piazzamento, nella stagione seguente Brescia esordisce anche nelle competizioni continentali, giocando l’Eurocup, e termina fuori dai playoff, salutando così dopo otto anni Diana.

Gli ottimi risultati di Brescia nel 2022

Gli anni successivi sono costellati da momenti ottimi, come il terzo posto della stagione 2021/22, con successiva eliminazione nei playoff per mano di Sassari, una prestazione che fa fare l’en-plein a Brescia quando si parla dei premi stagionali: Amedeo Della Valle è l’MVP del campionato e anche il miglior Italiano, Naz Mitrou-Long viene scelto come Rookie dell'Anno, il tecnico Alessandro Magro è il miglior allenatore e persino il General Manager, Marco De Benedetto, si aggiudica il premio di miglior dirigente.

Amedeo Della Valle con l'Italia

E quando nell’annata 2022/23 le cose sembrano andare male, con la squadra in zona retrocessione, arriva la prima soddisfazione da mostrare in bacheca, ovvero la Coppa Italia, battendo Trento ai quarti di finale, Milano in semifinale a sorpresa per le scommesse e Derthona nell’ultimo atto.

Sfugge però a Brescia la possibilità di vincere la Supercoppa all’inizio della stagione in corso, perché i lombardi vengono battuti nettamente in finale dalla Virtus Bologna dopo aver eliminato Milano e Pesaro.

La casa di Brescia è il PalaLeonessa

La Pallacanestro Brescia gioca le sue partite casalinghe al PalaLeonessa, impianto storico della città riaperto soltanto di recente. Il palazzetto nasce negli anni Sessanta con il nome di PalaEib, sigla che sta per Ente Iniziative Bresciane, che aveva caldeggiato la costruzione della struttura. Dal 1972 al 1991 è la casa del Basket Brescia, ma anche teatro di importanti concerti, tra cui quello dei Pink Floyd nel 1971 o di Vasco Rossi nel 1982.

Dopo la fine dell’avventura del Basket Brescia, il PalaEib è rimasto inutilizzato fino alla ristrutturazione avvenuta tra il 2017 e il 2018, costata quasi sette milioni di euro.

La nuova struttura è stata inaugurata a settembre 2018, è stata ceduta al Comune di Brescia ed è diventata la nuova casa della squadra, che precedentemente disputava i suoi match al centro sportivo San Filippo, salvo trasferirsi a Montichiari al PalaGeorge per i match di maggiore afflusso durante la stagione della promozione in A.

La Pallacanestro Brescia ha un budget di 2 milioni 

La squadra a disposizione di Alessandro Magro, alla terza stagione sulla panchina della Pallacanestro Brescia, è leggermente diversa rispetto a quella che meno di un anno fa ha vinto la Coppa Italia con un budget stipendi di poco superiore a due milioni di euro, il quarto della lega dopo Milano, Bologna e Venezia.

E non si può non partire dall’addio al basket di David Moss, che dopo tanti anni in campo da capitano ha deciso di lasciare il parquet e di diventare parte dello staff tecnico dell’allenatore.

Tra gli altri giocatori che se ne sono andati ci sono Troy Capuain, Tommaso Laquintana, Aleksej Nikolic, Christian Burns e Tai Odiase.

Il contratto di Christon in NBA

I volti nuovi invece si chiamano Semaj Christon, Jason Burnell e Miro Bilan, arrivati rispettivamente da Derthona, Brindisi e dal Peristeri Atene.

Semaj Christon

Il playmaker statunitense ha un passato in NBA con la maglia degli Oklahoma City Thunder, con cui aveva firmato un contratto da un totale di 2,4 milioni di dollari in tre stagioni. Nella prima annata, quella 2016/17, ha anche trovato abbastanza spazio come riserva di Russell Westbrook, ma poi nell’ottobre 2017 è stato tagliato dalla franchigia dell’Oklahoma e ha successivamente giocato in Cina, in Israele, in Francia, in Spagna, in Turchia e in Germania prima di approdare in Italia.

Burnell invece è arrivato nel nostro paese a 22 anni e si è messo in mostra a Cantù, Sassari e Brindisi, guadagnandosi così la chiamata da parte di Brescia. E poi c’è il croato Bilan, che tra Zagabria, Strasburgo, Villeurbanne e Sassari ha un palmares importante, compreso il titolo di MVP della Lega Adriatica.

Impossibile poi non menzionare chi invece è rimasto dalla scorsa stagione, in particolare capitan Amedeo Della Valle, che ha preso la fascia dopo l’addio di Moss e che inizia l’anno con il titolo di MVP della scorsa Coppa Italia.

Per lui, a Brescia dal 2021, è arrivato da poco anche il rinnovo fino al 2026, un triennale senza nessun tipo di buy-out. Una bella dimostrazione di amore nei confronti di una società nata relativamente da poco, ma che ha fatto già parecchio.  

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.