Dopo tanta attesa, nel calcio femminile italiano è arrivata la rivoluzione. Il passaggio al professionismo delle calciatrici della massima serie è finalmente realtà, una decisione che cambia totalmente le prospettive delle ragazze che hanno deciso che il pallone sarebbe stato il loro mestiere. Niente più massimo di stipendio fissato a poco più di 30mila euro in 10 mensilità, possibilità per tutte di accordi pluriennali con la propria società e soprattutto contratti di lavoro dipendente, con tutte le tutele giuridiche e previdenziali del caso.

Il nuovo format della Serie A femminile

La Juventus Women è ancora imbattibile?

Il calciomercato delle donne

Gli stipendi delle calciatrici con il professionismo

Insomma, un altro importantissimo passo per il movimento intero dopo la crescita a livello nazionale e internazionale degli ultimi anni.

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Il nuovo format della Serie A femminile

Ma le novità per la stagione 2022/23 non stanno solo nello status delle calciatrici, che pure hanno a lungo lottato per diventare professioniste. Anche la Serie A è cambiata, a partire dal numero delle squadre partecipanti. Dalle 12 dello scorso campionato si è passati a 10, ma il punto saliente della riforma del torneo sta nella formula.

Niente più campionato “classico”, come avvenuto finora, ma ancora più divertimento ed incertezza anche per le quote Serie A con regular season con poule scudetto e poule salvezza. Prima si gioca un torneo all’italiana, 18 partite, poi le prime cinque vanno a giocarsi il titolo e le altre la permanenza in A, portandosi dietro i punti già conquistati e giocando altri 10 match.

La Juventus Women è ancora imbattibile?

Una nuova sfida per tutti, a partire dal club campione d’Italia in carica e per questo ancora grande favorito. La Juventus Women, da quando è stata fondata nel 2017, ha fatto incetta di titoli, con cinque scudetti su cinque partecipazioni, due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane.

Nell’attesa di capire se la nuova formula potrà rappresentare un pericolo per il loro dominio, le bianconere hanno comunque lavorato per rafforzare la squadra a disposizione di coach Montemurro. Gli arrivi più importanti sono quelli dell’islandese Sara Björk Gunnarsdóttir dal Lione e dell’olandese del Bayern Monaco Lineth Beerensteyn.

Lineth Beerensteyn contro il Portogallo!

Il calciomercato delle donne

La grande contendente, come accaduto già nelle scorse due stagioni, sembra destinata a essere la Roma.

Le giallorosse hanno messo a segno quello che certamente è il grande colpo del mercato estivo, l’arrivo di Valentina Giacinti, bomber della nazionale, arrivata dal Milan dopo metà stagione scorsa in prestito alla Fiorentina.

L'esultanza della Giacinti!

Le capitoline hanno lavorato parecchio anche sugli altri reparti, in particolare la difesa con l’arrivo dell’austriaca Carina Wenninger, capitano e leggenda del Bayern Monaco, e della giapponese Moeka Minami.

Tra le altre calciatrici di rilievo arrivate al Tre Fontane ci sono anche la svedese Elin Landström, anche lei ex Bayern, e la centrocampista Norma Cinotti, già nel giro azzurro. La squadra guidata da Alessandro Spugna è certamente quella che si è rinforzata di più, per puntare a quel tricolore sfuggito per poco nelle ultime annate.

Tra gli altri grandi colpi dell’estate, impossibile non citare quello del Milan, che oltre all’Ibrahimovic…originale ha deciso di prendersi anche quello al femminile. In rossonero è infatti approdata Kosovare Asllani, attaccante svedese di origini balcaniche (come Zlatan), con un passato al Paris Saint-Germain, ancora distante, a queste latitudini, dal livello dal Lione sempre favorito per le scommesse calcio, e che nelle ultime due stagioni ha giocato al Real Madrid.

Una vera stella di livello internazionale, che ha anche aiutato la diffusione mondiale del calcio femminile come protagonista di un documentario che racconta le difficoltà e le gioie che attendono le ragazze che decidono di diventare calciatrici. Tra i rinforzi arrivati a Maurizio Ganz ci sono anche l’azzurra Angelica Soffia, acquistata dalla Roma, e le due gemelle ceche Kamila e Michaela Dubcovà.

Molto attivo anche il Sassuolo, che ha portato in neroverde Eleonora Goldoni. Il centravanti approda in Emilia dopo le esperienze all’Inter e al Napoli, promettendo scintille nell’attacco della squadra di Gianpiero Piovani, che però ha dovuto salutare la stellina maltese Haley Bugeja, volata all’Orlando Pride, una delle franchigie di punta della NWSL.

La sorpresa della scorsa stagione, Pomigliano d’Arco, punta di nuovo alla salvezza e per farlo ha affidato la sua difesa a Debora Novellino, lo scorso anno alla Sampdoria. Per la nipote di Walter c’è il compito di tenere a galla la squadra, in un campionato che gioco forza sarà più complicato di quello passato. E poi c’è anche la Fiorentina, che ha portato in Italia l’attaccante ungherese Zsanett Kaján, stella della nazionale magiara, e ha acquistato anche la centrocampista serba Milica Mijatović, già in forza alla Roma.

Gli stipendi delle calciatrici con il professionismo

Con l’arrivo del professionismo, la differenza comincia già a vedersi, perchè molte delle calciatrici arrivate in estate hanno firmato contratti pluriennali, che erano già stati sbloccati dalle riforme precedenti ma che non erano assolutamente la norma. Per quanto riguarda gli stipendi offerti nei nuovi accordi, bocche cucite un po’ ovunque, perché essendo il primo anno in cui si possono superare i fatidici 30mila euro di ingaggio ogni club fa molta attenzione a non far scoprire agli altri le proprie disponibilità economiche.

Non siamo ancora ai livelli degli ingaggi delle top mondiali, ma considerando il livello di crescita del movimento, è logico attendersi che non ci sia più bisogno per le società e per le calciatrici di accordarsi per sponsorizzazioni che aumentassero gli introiti annuali.

E non appena verrà infranta la diga del silenzio, si potrà assistere a un vero e proprio boom degli stipendi. Magari non arrivando a breve alla parità salariale con gli uomini, ma intanto di certo il professionismo è un primo ma importantissimo passo per sperare di farlo!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.