Lorenzo Musetti, nato a Carrara il 3 marzo 2002 è il più giovane tra Sinner, Berrettini e Sonego di un gruppo che forma i quattro moschettieri del tennis maschile italiano!

Il toscano ha esordito tra i professionisti dopo un ottimo percorso a livello juniores e a 21 anni ha già parecchio da raccontare riguardo la sua carriera, nonché molti record di precocità.

Del resto, Musetti ha cominciato a giocare a tennis quando aveva appena 4 anni e già a 14 era uno dei nomi più quotati al mondo a livello giovanile.

Lo slam Juniores vinto da Musetti

In bacheca da Juniores ha una finale agli US Open nel 2018, ma soprattutto la vittoria agli Australian Open nel 2019, che lo fa diventare il più giovane tennista italiano ad aver conquistato un torneo dello Slam a livello giovanile.

Nel frattempo, a luglio 2017, era già arrivato l’esordio tra i pro. Per vincere un incontro bisogna aspettare il 2019, ma anche in questo caso è record: battendo l’egiziano Maamoun al torneo di Sophia-Antipolis, Musetti diventa il primo tennista nato nel 2002 in grado di vincere un match tra i professionisti.

Musetti diventa grande al Foro nel 2020

Da quei primi cinque punti in classifica ATP, il toscano di strada ne ha fatta eccome. A partire dall’exploit agli Internazionali d’Italia 2020, quando supera le qualificazioni al Foro Italico ed entra nel tabellone principale.

Al primo turno Musetti batte Wawrinka, numero 17 del mondo, e al secondo si ripete, avendo la meglio su Nishikori. La sconfitta agli ottavi contro Koepfer non gli impedisce comunque di farsi conoscere dal pubblico italiano, ma non solo.

Nello stesso anno diventa anche il primo classe 2002 al mondo a raggiungere una semifinale ATP al Sardegna Open, da cui però deve ritirarsi durante il match per un infortunio.

L'impresa di Parigi e un 2021 da incorniciare per Lollo

Nessun problema, perché anche nel 2021 le soddisfazioni non mancano. All’ATP 500 di Acapulco, Musetti entra dalle qualificazioni per eliminare subito il numero 9 al mondo Schwartzman, vincendo al primo tentativo in carriera contro un top 10.

In Messico batte anche Tiafoe e Dimitrov e diventa il più giovane italiano a raggiungere le semifinali di un ATP 500, per poi perdere contro Tsitsipas.

Dopo la terza semifinale in carriera a Lione, Musetti scrive la storia anche al Roland Garros. Al primo turno batte Goffin, poi vince contro Nishioka e si aggiudica il derby tricolore contro Cecchinato.

Al suo esordio in un torneo del Grande Slam, il toscano si ferma agli ottavi contro Novak Djokovic, contro cui era in vantaggio, a sorpresa per le scommesse sportive, per due set a zero, prima di cedere a causa di un infortunio.

Continua però la sua ascesa nella classifica mondiale, aiutata anche dalla prima vittoria agli US Open, che lo vede terminare l’anno alla posizione numero 59. 

Ad Amburgo nel 2022 Musetti vince il primo titolo

Il primo titolo ATP conquistato da Musetti arriva quindi nel 2022, che è l’anno della sua consacrazione a livello internazionale.

Dopo ottime prestazioni in parecchi Masters 500 e 1000, il toscano comincia a fare capolino nelle zone alte del ranking e sulla terra rossa di Amburgo fa un vero e proprio capolavoro.

Musetti a rete

Musetti, che è reduce da cinque sconfitte al primo turno nel circuito, comincia subito col brivido, dovendo annullare ben due match point al serbo Lajovic, prima di batterlo per 6-7, 7-6, 6-3.

Va meglio al secondo turno, dove si ritrova davanti il finlandese Ruusuvuori, regolato con un buon 6-4, 7-5.

Ai quarti lo attende un altro esperto del rosso, lo spagnolo Davidovich Fokina. Il match termina con Musetti che si impone per 6-4, 6-3 e si qualifica alla semifinale, dove si trova di fronte l’argentino Cerundolo, battuto per 6-3, 7-6.

All’ultimo atto il muro sembra insormontabile, perchè si chiama Carlos Alcaraz, all’epoca già numero 6 del mondo.

Eppure Musetti si prende il primo set per 6-4, non riesce a strappare il tie-break del secondo e lo perde, ma poi vince il terzo e decisivo parziale per un altro 6-4, che gli vale il primo titolo ATP della carriera.

E non solo, perchè con la vittoria in Germania diventa il più giovane tennista italiano a vincere un torneo ATP battendo in finale un top 10 ed entra per la prima volta nella top 30.

Musetti vince anche l'ATP 250 di Napoli

La seconda vittoria in carriera Musetti la ottiene invece nell’ATP 250 di Napoli, giocato sul cemento. Quello del toscano è un torneo trionfale, giocato da testa di serie numero 4 e vinto senza concedere neanche un set.

Il primo a scontrarsi con lui è il serbo Dere, sconfitto con un 7-5, 6-3. Poi tocca al colombiano Galan, regolato per 6-3, 6-0, e a un altro serbo, Kecmanovic, battuto in semifinale per 6-3, 6-4.

Nel match decisivo, Musetti si ritrova di fronte un connazionale, ovvero Matteo Berrettini. Per il finalista di Wimbledon 2021 però non c’è scampo, perchè il toscano conquista il suo secondo titolo nel circuito maggiore vincendo 7-6, 6-2.

Musetti in azione

C’è ancora tempo per rendere migliore il 2022, perchè a Parigi-Bercy arriva anche la prima qualificazione ai quarti di finale a un torneo Masters 1000, ottenuta battendo Cilic, Basilashvili e soprattutto il norvegese Ruud, testa di serie numero 3 e soprattutto quarto nel ranking ATP, per quella che è la prima vittoria di Musetti contro un top 5.

La stagione 2023 per Musetti

E anche nel 2023 sono già altre soddisfazioni importanti. Grazie all’ottima prestazione al Masters 1000 di Montecarlo, il toscano ha infatti raggiunto la diciottesima posizione nella classifica mondiale, entrando per la prima volta nella top 20.

Ma cosa ha combinato nel Principato per volare così in alto? Beh, sì è giusto tolto la soddisfazione di battere, a sorpresa per le relative quote delle scommesse tennis, il numero uno del mondo, Novak Djokovic, peraltro in rimonta. Il match, agli ottavi di finale, vede Musetti imporsi per 4-6, 7-5, 6-4 e diventare così uno degli otto italiani in grado di battere il numero uno del ranking, prima di arrendersi ai quarti al compagno di Coppa Davis, Sinner.

Anche grazie a questa impresa, a cui si aggiungono la semifinale a Barcellona, gli ottavi a Roma e a Parigi, ai quarti a Stoccarda e al Queens, Musetti raggiunge quello che finora è il suo best ranking, la quindicesima posizione. L’annata è stata molto positiva anche dal punto di vista economico, con l’azzurro che ha incassato oltre 2 milioni di dollari in prize money, con i premi in carriera che ora sfiorano i 5 milioni.

Il ruolo di Musetti nel trionfo in Coppa Davis 2023

Ma di certo il 2023 del toscano è diventato da incorniciare grazie alla Coppa Davis vinta con l’Italia. Musetti fa parte del gruppo di capitan Volandri dal 2021, edizione in cui ha giocato (perdendo) solo il doppio ininfluente contro gli Stati Uniti in coppia con Fabio Fognini. In quella successiva ha giocato tre volte in singolare, battendo Borna Gojo contro la Croazia e arrendendosi a Taylor Fritz e Felix Auger-Aliassime nelle sfide contro USA e Canada.

Nella trionfale cavalcata 2023 Musetti è stato protagonista sin dalla prima fase, con la sconfitta con Gabriel Diallo con il Canada, la vittoria in doppio (con Sonego) con il Cile e la sconfitta ininfluente sempre in doppio (stavolta con Simone Bolelli) con la Svezia.

Nella fase finale l’unica partita giocata è stata la sconfitta contro Miomir Kecmanovic nella semifinale con la Serbia, un match che Musetti stava vincendo ma che poi ha perso malamente a causa di un infortunio patito nel secondo set che lo ha condizionato.

Ma che non gli ha impedito comunque di gioire con la squadra per la vittoria contro l’Australia!

Una bella immagine di Musetti

Musetti atleta Nike

Per quanto riguarda le sponsorizzazioni, Musetti è un atleta Nike, il che la dice decisamente lunga sulle sue potenzialità, perché l’azienda di Atlanta difficilmente si muove senza pensare che qualcuno diventerà grande.

La racchetta invece è di un altro grande brand, la Head, che fornisce all’azzurro la Extreme Tour che è ormai il suo marchio di fabbrica. E che lo accompagnerà verso un futuro che sembra decisamente roseo. Anzi…azzurro!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione 17 maggio 2023.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.