Vietato sorprendersi, perché in fondo Silvio Berlusconi lo aveva detto. Quando il Cavaliere nel 2019 ha rilevato il Monza, assegnando la presidenza a suo fratello Paolo e la direzione della società al fido Adriano Galliani, l’obiettivo era chiaro: arrivare il prima possibile in Serie A, una categoria che il club brianzolo non aveva mai raggiunto.

La prima stagione è stata subito trionfale, con la vittoria del girone A della Serie C e la promozione in B. Il doppio salto non è riuscito, nonostante un ottimo terzo posto nella serie cadetta 2020/21, complice la sconfitta nelle semifinali dei playoff contro il Cittadella. Ma il secondo tentativo è stato quello giusto: quarto posto nella regular season, Brescia eliminato in semifinale e Pisa sconfitto in una doppia finale al cardiopalma. E adesso, la missione del Cavaliere è compiuta. O forse no?

Non una neopromossa qualsiasi

Il colpo Belotti

I rapporti del Monza con Milan ed Inter

I record di mercato dei brianzoli

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Non una neopromossa qualsiasi

Beh, difficile immaginare Berlusconi, uno che ha portato il Milan a diventare per un periodo la società più titolata al mondo a livello internazionale, intenzionato a fermarsi. Una volta raggiunta la promozione, gli obiettivi sono immediatamente cambiati e le scommesse Serie A non includeranno i brianzoli tra le candidate all'antipatico elastico tra le due categorie. E pazienza se forse le dichiarazioni del numero uno del club, che ha parlato apertamente di scudetto e Champions League, forse sono un po’ esagerate.

Quello che si capisce è che però la proprietà ha tutte le intenzioni di investire ulteriormente sul mercato, dopo che già nelle scorse stagioni aveva attrezzato squadre che alla prova dei fatti si sono dimostrate tra le migliori della categoria in cui sono scese in campo.

La coppia di platino del calcio italiano!

Basterebbe pensare al mercato della stagione 2021/22, quella che ha portato alla tanto attesa prima promozione in A dopo 110 anni di storia. Nonostante gli addii di due calciatori di grido come Mario Balotelli e Kevin-Prince Boateng, il Monza si è infatti ulteriormente rinforzato rispetto alla squadra che aveva sfiorato la A nella stagione precedente.

L’acquisto più costoso è stato Patrick Ciurria, arrivato per 1,5 milioni di euro dal Pordenone e diventato il tuttofare di Giovanni Stroppa, visto che nel 3-5-2 del tecnico è stato schierato sia a centrocampo che in diversi ruoli offensivi. Per puntare alla massima serie, poi, il Monza ha portato al Brianteo molti calciatori che in A ci hanno giocato. È il caso di Luca Caldirola, acquistato dal Benevento per 800mila euro, di Luca Marrone (500mila euro dal Crotone) e di Luca Mazzitelli (300mila euro dal Sassuolo).

Non sono mancati anche prestiti importanti, come quello di Pedro Pereira dal Benfica o di Mattia Valoti dalla SPAL (che hanno entrambi obbligo di riscatto condizionato). E se questo è stato il mercato di Serie B, per la A ci sono da attendersi fuochi d’artificio.

Il colpo Belotti

Il primo grande colpo del Monza potrebbe essere addirittura un campione d’Europa: nel mirino dei brianzoli c’è infatti…un lombardo DOC come Andrea Belotti. Il Gallo è in scadenza di contratto con il Torino e per lui ci sono anche opzioni importanti, come quelle del Milan (che anni fa era pronto ad affidargli l’attacco) e dell’Inter. Il punto è che i due club milanesi non possono certo garantire al centravanti della nazionale un ruolo da protagonista, vista la presenza in rosa di calciatori di assoluto rilievo nel ruolo.

Il Gallo Belotti!

Ed ecco quindi che invece il Monza può giocarsi le sue carte, perché al Brianteo il Gallo sarebbe per forza di cose la stella della squadra ed un'opzione valida come marcatore per le quote calcio. E poi un colpo simile a parametro zero sarebbe…il marchio di fabbrica del Condor Galliani, che nel corso degli anni al Milan ha saputo portare gratis calciatori di esperienza che sono poi stati fondamentali per le sorti dei rossoneri.

I rapporti del Monza con Milan ed Inter

E a proposito di Milan, un altro degli obiettivi più importanti del Monza è di casa a Milanello. Anzi, di ritorno, considerando che Mattia Caldara, dopo la retrocessione del Venezia, è destinato a rientrare alla base alla fine del prestito.

Per lui, con un contratto in scadenza nel 2023, il Monza potrebbe essere la destinazione migliore. Il centrale classe 1994 sembrava destinato a rappresentare il futuro del calcio italiano, ma alcuni infortuni ne hanno pregiudicato il salto di qualità. Al Brianteo può trovare l’ambiente giusto per provare a riprendersi quello che la sfortuna gli ha tolto: un club in cui allo stesso tempo può non avere troppe pressioni e sentire comunque l’ambizione di voler puntare in alto.

Rimanendo a Milano, ma cambiando sponda cittadina, l’Inter è avvisata: Galliani ha spiegato che uno degli obiettivi principali della prima stagione in Serie A sarà…vincere il derby con i nerazzurri. E chissà che nel frattempo il Condor non decida di andare a fare spesa proprio ad Appiano Gentile. Nella rosa della promozione c’era già infatti il difensore centrale Lorenzo Pirola, classe 2002.

Per lui, prodotto del settore giovanile interista, i brianzoli hanno il diritto di riscatto, mentre i nerazzurri si sono tenuti la possibilità di riprenderlo in caso di acquisto da parte del Monza. Ma non è l’unico calciatore di proprietà dell’Inter a cui si pensa da quelle parti. Per il centrocampo il nome forte è infatti quello di Stefano Sensi.

Il classe 1995 è anche lui di ritorno dopo mezza stagione alla Sampdoria, ma non sembra fondamentale nei piani di Simone Inzaghi. Dunque, possibile vederlo dare dinamismo alla mediana di Stroppa, a cui una mezzala dalla facilità di inserimento come quella di Sensi farebbe molto comodo.

I record di mercato dei brianzoli

Quello che sembra praticamente certo è che comunque il Monza infrangerà il suo record per il calciatore più costoso, al momento detenuto dal croato Mirko Maric, pagato 4,5 milioni all’NK Osijek nel 2020.

Lo segue Michele Di Gregorio, il portiere della promozione, già riscattato dall’Inter per la prossima stagione per 4 milioni, la stessa cifra spesa nel 2021 per portare José Machín dal Parma al Brianteo ma anche nel 2020 per prelevare Carlos Augusto dal Corinthians. A chiudere la top 5 c’è Davide Diaw, pagato 3,5 milioni al Pordenone nel gennaio 2021.

Per le cessioni record, invece, si va parecchio indietro nel tempo, con alcuni nomi poi passati alla storia del calcio italiano e non solo. Il calciatore del Monza che ha permesso l’incasso maggiore è infatti ancora Pierluigi Casiraghi, che nel 1989 costa alla Juventus 6 miliardi di lire, quindi 3,3 milioni di euro.

Seguono il belga Jean-Francois Gillett, acquistato dal Bari nel 2000 per 2,5 milioni, Christian Abbiati, che Galliani nel 1998 si è portato al Milan per 1,6 milioni, il brasiliano Santos, ceduto all’Albinoleffe per 650mila euro nel 2006 e Patrice Evra, che nel 2000 è tornato in patria, al Nizza, per appena 600mila euro. Dimostrazione che passare dalle parti del Brianteo…porta fortuna!

*Le prime tre immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.