Non succede spesso che il proprio soprannome diventi di uso più comune del nome di battesimo, ma nel caso di Earvin “Magic” Johnson la questione è così radicata che molti…non immaginano neanche che Magic sia soltanto il nickname. Del resto, si parla di uno dei migliori giocatori di basket di tutti i tempi, capace di marchiare a fuoco la NBA degli anni Ottanta da protagonista del decennio di battaglie tra Los Angeles Lakers e Boston Celtics.

La sua fama, enorme in tutto il mondo, ha anche contribuito a una maggiore consapevolezza dell’opinione pubblica su un tema importante come l’AIDS, visto che nel 1991 ha annunciato pubblicamente di essere sieropositivo e il suo ritiro dal basket.

In realtà poi Magic è tornato in campo altre due volte, prima per fare parte del Dream Team alle Olimpiadi di Barcellona e poi per un’ultima stagione con i suoi Lakers, che nel frattempo aveva allenato. E al termine della sua straordinaria carriera, Johnson ha dimostrato di avere le mani d’oro…anche negli affari.

Tutti i record di Earvin Magic Johnson

L'impegno nel sociale e la Magic Rule

Il patrimonio di 620 milioni di dollari di Magic Johnson

Magic tra Burger King e Starbucks

Magic azionista dei Lakers

Magic e la cordata dei Los Angeles Dodgers

Tutti i record di Earvin Magic Johnson

Meglio però iniziare con un po’ di numeri che riguardano il basket, a partire dall’altezza: 2 metri e 4 centimetri, che lo rendono il playmaker più alto della storia dell’NBA. Dopo un’ottima carriera universitaria, i Lakers lo scelgono come prima pick assoluta al Draft 1979, con un ingaggio da 600mila dollari a stagione.

Magic con la mitica canotta dei Lakers!

Da rookie trascina i californiani al titolo e nel 1981 firma un nuovo accordo con la franchigia di Los Angeles, quello che fino a quel momento è il contratto più ricco della storia della lega: un milione all’anno per ben 25 anni, un accordo che poi verrà rinegoziato nella lunghezza qualche anno dopo.

Per lui cinque titoli con i Lakers, 12 apparizioni all’All Star Game, miglior media assist di sempre sia in stagione regolare che nei playoff e, neanche a dirlo, maglia numero 32 ritirata. Ma non solo; Magic è l’unico nella storia dell’NBA ad aver vinto il titolo di MVP delle Finals da rookie, nonché uno dei sette giocatori in grado di poter mostrare in bacheca un titolo NCAA (conquistato con Michigan State), uno NBA e un oro olimpico. E tra gli altri sei c’è gente come Bill Russell e Michael Jordan

L'impegno nel sociale e la Magic Rule

Il volto di Magic, già celebre in campo, diventa ancora più presente dopo l’annuncio della sieropositività. Nel corso degli anni Novanta, nel momento di maggior lotta all’AIDS, Johnson si prende il compito di aiutare gli statunitensi (e non solo) a fare i conti con l’epidemia, ma anche di ottenere informazioni scientifiche per affrontare la presenza di persone sieropositive negli ambienti lavorativi e familiari senza scadere nell’isteria.

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Un qualcosa che Magic affronta anche al momento di rientrare in campo, perché molti colleghi sono terrorizzati che un contatto troppo stretto con il playmaker dei Lakers possa portare al contagio.

Alla fine la NBA crea quella che ancora oggi è conosciuta come “Magic Rule”, ovvero la necessità (che oggi è presente in tutti gli sport di squadra e/o di contatto) che un atleta con una perdita di sangue in corso debba essere medicato prima di poter tornare in campo. Johnson diventa testimonial di tantissime iniziative di lotta e prevenzione dell’AIDS, scrive libri, compare in diverse trasmissioni e spot che riguardano la convivenza con l’HIV.

Il patrimonio di 620 milioni di dollari di Magic Johnson

Fuori dal terreno di gioco, però, Magic ha fatto, se possibile, anche meglio. Basterebbe pensare che il suo patrimonio netto è stimato nell’astronomica cifra di 620 milioni di dollari.

Come ha fatto a guadagnare così tanto, anche considerando che la sua traiettoria sportiva si è svolta in un periodo in cui gli stipendi della NBA erano lontani anni luce dalla cifre pazzesche odierne? Beh, Johnson si è dimostrato un…playmaker perfetto anche negli investimenti.

Nel 1987, quando era al top della sua carriera e per le quote basket era sempre il favorito per il tiolo MVP, ha creato la Magic Johnson Enterprises, che nel corso dei decenni è diventato un vero e proprio impero, al punto che ha un valore che si avvicina al miliardo di dollari. Tra le diverse controllate del gruppo si sono la Magic Johnson Productions, che si occupa di pubblicità, la Magic Johnson Theaters, una catena di cinema che possiede diversi multisala negli Stati Uniti, nonché la Magic Johnson Entertainment, che produce film. 

Magic tra Burger King e Starbucks

Tra le altre attività dell’universo Magic ci sono la proprietà di oltre 30 ristoranti Burger King e quella di una serie di palestre aperte 24 ore su 24 che portano, neanche a dirlo, il nome di Magic.

Un altro investimento, legato all’interesse nel sociale di Johnson, è stato quello su oltre 120 caffè legati a Starbucks e posizionati in zone particolarmente abitate dalle minoranze. I locali nelle mani della Urban Coffee Opportunities hanno portato entrate superiori alla media degli Starbucks, al punto che l’azienda ha deciso di riacquistarli nel 2012, garantendo a Magic un ulteriore profitto.

Magic azionista dei Lakers

E poi c’è il Magic Johnson…proprietario di franchigie. L’ex cestista si è infatti interessato non solo al basket, ma a un’altra serie di sport, acquisendo quote o addirittura l’intero controllo di molte squadre basate a Los Angeles. Già nel 1994 Magic ha comprato per 10 milioni di dollari il 5% delle quote dei Lakers, di cui è stato anche vicepresidente operativo.

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Quote che nel 2010, anno del titolo vinto da favoriti per le scommesse NBA su Boston, ha poi rivenduto a Patrick Soon-Shiong per una cifra che non è stata rivelata, ma che è certamente molto più alta di quella sborsata 26 anni prima… Rimanendo a Los Angeles e nel suo sport, Magic ha anche acquistato quote dei Los Angeles Sparks, la franchigia terreno della WNBA, che appena due anni dopo ha vinto il titolo femminile. 

Magic e la cordata dei Los Angeles Dodgers

Cambiando…terreno di gioco nel 2012 Johnson è stato uno degli imprenditori che hanno speso ben due miliardi di dollari per acquisire il controllo dei Los Angeles Dodgers. La squadra di baseball nel 2020 ha vinto le World Series a 32 anni dall’ultima volta, permettendo a Magic di aggiungere alla sua bacheca un titolo di campione MLB.

Magic con il manager dei Dodgers, Dave Roberts!

Tra gli sport frequentati da Johnson c’è inoltre anche il calcio, perché il Los Angeles FC, la squadra che fa concorrenza ai Galaxy in MLS, è parte dei tanti investimenti di Magic, che ne ha acquistato delle quote assieme a Peter Guber, il proprietario dei Golden State Warriors, che ha anche partecipato alla cordata che ha rilevato i Dodgers.

Infine, neanche gli eSports sono…al riparto dal ciclone Magic, visto che Johnson ha investito nella aXiomatic eSports, l’azienda che possiede il Team Liquid, una delle più celebri organizzazioni professionali del mondo degli sport elettronici. Insomma, sia in campo che fuori, Earvin Johnson ha dimostrato di avere un vero e proprio tocco magico. Anzi…Magic!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.