Fino a qualche anno fa, prima dell’approdo di Max in Formula 1, se riguardo al Circus qualcuno avesse fatto il nome di Verstappen, tutti quanti avrebbero pensato immediatamente al signor Johannes Franciscus, per tutti semplicemente Jos.

La carriera di Jos Verstappen

Nel 1997 nasce Max

Il ritiro dalla piste di Jos Verstappen

Verstappen senior manager di Max

Verstappen senior ora è spesso derubricato semplicemente a “papà di Max” ed è quasi logico che sia così, visto l’impatto che suo figlio ha avuto sulla Formula 1 degli ultimi anni. Ma anche lui, a modo suo, è entrato nella storia dei motori, con una carriera che è durata una decina di anni, quelli segnati dal regno di Michael Schumacher, di cui l’olandese è sempre stato un grande amico.

La carriera di Jos Verstappen

La carriera di Jos Verstappen, classe 1972, comincia (proprio come quella del Kaiser) in tenerissima età, con un kart costruito per lui da suo padre. Il talento è evidentemente di famiglia, perchè Verstappen comincia a vincere titoli giovanili e nel 1991 passa alla Formula Opel, laureandosi campione e passando poi alla Formula 3 tedesca, di cui vince il titolo nel 1993.

Il pilota olandese interessa a molti, ma a muoversi prima di tutti è Flavio Briatore, che batte sul tempo la McLaren e gli offre un posto in Benetton. L’accordo prevede il ruolo di collaudatore della vettura e almeno sei gare da pilota ufficiale per il 1995, ma il destino ha piani molto diversi per Jos, perché l’esordio con la scuderia anglo-italiana arriva già al primo GP del mondiale 1994.

Jos Vertappen con un membro del Team!

Nei test di inizio stagione il finlandese J.J. Letho, seconda guida di Michael Schumacher, ha un incidente che lo costringe a saltare le prime due gare e Verstappen lo sostituisce, non riuscendo però a terminare nessuna delle due corse. Al suo ritorno, Letho non convince e Briatore decide di affidare la vettura di nuovo a Verstappen a partire dal GP di Francia. Dopo un altro ritiro arriva la prima gara completata, quella a Silverstone. Poi, in Germania, l’incidente che rischia seriamente di segnare non solo la carriera ma anche la vita di Jos.

Durante il rifornimento a Hockenheim, della benzina fuoriesce e la Benetton di Verstappen prende fuoco, costringendolo a uscire dall’abitacolo in fretta e furia. Nonostante le immagini siano impressionanti anche a distanza di decenni, l’olandese se la cava con alcune ustioni sul viso e può tornare in pista già in Ungheria, dove ottiene il suo primo podio, un terzo posto poi replicato anche a Spa nella gara successiva. Negli ultimi due GP della stagione lascia il posto a Johnny Herbert, che gli soffia il sedile da vice-Schumi per l’anno successivo.

Nel 1997 nasce Max

Per Verstappen senior comincia dunque un lungo peregrinare alla guida di vetture di scuderie minori. La stagione 1995 la passa alla Simtek, come parte dell’accordo tra la scuderia e la Benetton per la fornitura anche del cambio della macchina di Schumacher ed Herbert. Il suo mondiale però dura appena cinque gare, perché la Simtek, a causa di problemi economici, abbandona il campionato dopo neanche un terzo del calendario completato.

L’anno successivo Verstappen trova un altro sedile, quello della Footwork, con cui riesce a partecipare a tutte le gare, cogliendo anche un buon sesto posto (e quindi un punto iridato) in Argentina, ma mostrando anche alcune caratteristiche…familiari, ovvero la tendenza a trovarsi troppo spesso in mezzo agli incidenti di gara, arrivando quasi sempre al ritiro, anche secondo le quote F1

Quando nel 1997 la Footwork non gli rinnova il contratto, ci pensa la Tyrrell a offrirgli una vettura, ma anche la storica scuderia inglese è in grossa sofferenza finanziaria e dopo una stagione senza neanche un punto, Verstappen si ritrova senza contratto, perchè la BAR, che ha rilevato la licenza della Tyrrell, gli preferisce Rosset.

Una delusione, mitigata però da una notizia non certo di poco conto: il 30 settembre 1997 nasce il piccolo Max Emilian Verstappen… Nel 1998 Jos non ha un sedile e riesce a gareggiare soltanto sostituendo Magnussen alla Stewart. Nel 1999 arriva invece un accordo da collaudatore con la Honda, che oltre a costruire i motori vuole mettere su una scuderia vera e propria a partire dal 2000.

Jos Vertappen

Il ritiro dalla piste di Jos Verstappen

L’eventualità non va però in porto e per tornare nel Circus Verstappen senior accetta l’offerta della Arrows, con cui tra 2000 e 2001 ottiene qualche piazzamento a punti, non riuscendo però a far valere il suo contratto triennale anche per la stagione 2002.

Dopo un anno di stop, arriva dunque l’ultima stagione in Formula 1, quella 2003, alla guida della Minardi, chiusa mestamente con 0 punti mondiali e senza riuscire a convincere un’altra scuderia a dargli una possibilità.

Negli anni successivi si dedica a serie inferiori ma anche alla 24 ore di Le Mans, a cui partecipa nel 2008 e nel 2009 piazzandosi rispettivamente decimo e tredicesimo. 

Verstappen senior manager di Max

La vita privata di Jos Verstappen è particolarmente movimentata, quasi quanto la sua carriera in Formula 1, ed è costellata di matrimoni, figli e procedimenti giudiziari. L’olandese ha infatti cinque figli da tre mogli diverse: l’ex pilota belga Sophie Kumpen, madre di Max e Victoria, Kelly van der Waal, con cui ha avuto Blue Jaye, e infine Sandy Sijtsma, che nel 2019 e nel 2020 ha partorito Jason Jaxx e Mila Faye. Anche i problemi con la giustizia di Verstappen senior hanno avuto spesso come protagoniste le sue compagne di vita.

Nel 1998 Jos e suo padre patteggiano una condanna per aggressione nei confronti di un uomo avvenuta in un kartodromo. Nel 2008 Verstappen viene accusato di non aver rispettato l’ordine restrittivo nei confronti di Sophie Kumpen e di averla minacciata, mentre nel 2012 è stato addirittura arrestato per tentato omicidio nei confronti di Kelly van der Waal, che ha provato a investire. La sua futura moglie ha però ritirato le accuse dopo due settimane.

La macchina di Vertappen

Insomma, se qualcuno si chiedesse da dove Max abbia preso una certa aggressività (che però mostra solo in pista), non c’è da guardare molto lontano dalla famiglia. Normale, considerando che Jos è stato suo manager e lo ha accompagnato in ogni momento della sua carriera, a partire dai kart.

All’epoca, ha spiegato Verstappen senior, lo si poteva vedere aggrappato ai muretti e alle reti per spiegare al piccolo Max come affrontare una curva o come tentare un sorpasso. E anche ora che sicuramente suo figlio può fare tranquillamente tutto da solo, papà Jos non si perde una gara del campione del mondo 2021. Del resto, avere un erede così, è di certo molto più soddisfacente di qualsiasi vittoria in un Gran Premio!

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*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.