Macchine in griglia, si accendono i semafori e poi via, si parte. La stagione 2022 del campionato mondiale di Formula 1, quella delle novità regolamentari che potrebbero sconvolgere le gerarchie che sembrano ormai consolidate, accende i motori a marzo con il Gran Premio del Bahrein.

Sul circuito di Sakhir, nella ormai consueta cornice notturna, le vetture testeranno in una gara ufficiale tutti gli sviluppi studiati nelle gallerie del vento e nelle officine e provati solamente durante i test di inizio stagione.

Nel 2004 prima volta in Medio Oriente

Le curiosità del GP del Bahrein

Le caratteristiche del circuito del Bahrain

Hamilton recordman anche in Bahrein

Sarà la quarta volta che il mondiale parte dal Bahrein, dopo che già nel 2006, nel 2010 e nel 2021 le prime scintille si erano viste proprio sui 5412 metri del Bahrain International Circuit, inaugurato nel 2004 con quella che è stata la prima gara di Formula 1 mai organizzata in Medio Oriente.

Nel 2004 prima volta in Medio Oriente

Una pista, quella di Sakhir, che prevede diverse configurazioni, utilizzate nel corso delle 17 edizioni del Gran Premio che si sono tenute dal 2004. Il “Grand Prix Circuit”, una leggera variazione del circuito originale, è il tracciato su cui si è corso quasi sempre, fatta eccezione per il 2010.

In quell’occasione, per celebrare i 50 anni della Formula 1, si è gareggiato sulla versione denominata “Endurance Circuit”, lunga oltre 6km. Esistono poi altre versioni, come il cosiddetto “Outer Circuit”, visto durante il mondiale 2020, ma non…nel GP del Bahrein.

Nell’annata più complicata dello sport mondiale, si è infatti corso due volte a Sakhir, con la seconda gara denominata semplicemente “GP di Sakhir”, che si è disputata sulla versione ridotta della pista, quella da 3,5km che è possibile completare in meno di un minuto.

La famosa Vip Tower in Bahrein!

 

Le curiosità del GP del Bahrein

E a proposito di tempi, il Bahrain International Circuit ha dei recordman almeno particolari per quanto riguarda i giri più veloci sulle diverse configurazioni.

Il più rapido sul “Grand Prix Circuit”è tuttora Pedro De La Rosa, che nel 2005 ha stabilito il primato alla guida della McLaren. Il record sull’“Endurance Circuit” appartiene invece a Fernando Alonso, che lo ha stabilito nell’edizione 2010 su Ferrari. Quello dell’ “Outer Circuit”, infine, è di George Russell, che nel 2020 nel GP di Sakhir sostituiva Lewis Hamilton alla guida della Mercedes.

Del resto, la storia del GP del Bahrein è piena di curiosità. Oltre a essere il primo Gran Premio mai disputato in Medio Oriente, è anche il secondo ad essersi tenuto in notturna, dopo quello di Singapore. Nel 2014, per celebrare il decimo anniversario della prima edizione, si è gareggiato sotto i riflettori e da quel momento non si è più tornati indietro.

L’edizione 2021 ha segnato anche un’altra pietra miliare: è stata la prima volta che il Gran Premio inaugurale si è svolto in notturna con la vittoria del favorito per le quote Formula 1, visto che nelle due precedenti stagioni in cui il Mondiale è cominciato a Sakhir si correva ancora di giorno. In realtà anche la stagione 2011 sarebbe dovuta iniziare in Bahrein, ma in quell’anno il GP del paese del Golfo Persico non si è tenuto.

Hamilton nel 2021!

La gara, prevista per il 13 marzo 2011, è stata prima spostata a giugno e poi cancellata dal calendario a causa di una serie di proteste scoppiate a febbraio in Bahrein che rendevano a rischio la situazione del Circus nel caso si fosse disputato il Gran Premio.

Nonostante i tentativi della dirigenza della Formula 1 di far comunque tenere il GP a fine stagione, quando la situazione interna si era ormai placata, i team non hanno trovato l’unanimità al riguardo e quindi l’edizione 2011 è saltata.

Le caratteristiche del circuito del Bahrain

Le caratteristiche speciali del GP del Bahrein però non finiscono qui. Una delle più celebri riguarda la pista, che trovandosi…in mezzo al deserto può causare problemi di surriscaldamento alle vetture. Il tutto ovviamente a causa del caldo e soprattutto della sabbia che, soffiata dal vento, si deposita sull’asfalto e finisce all’interno delle macchine.

Un qualcosa che ha caratterizzato la prima edizione e a cui si è trovata una soluzione perlomeno fantasiosa. L’area circostante il circuito viene infatti trattata periodicamente con uno spray adesivo, che diminuisce la mobilità della sabbia ed evita che se ne accumuli troppa nei dintorni della pista. Inoltre, come avviene negli altri Gran Premi che si disputano nella regione, sul podio per festeggiare non si utilizza lo champagne, ma un’acqua di rose non alcolica.

La particolarità sta nel fatto che, a differenza di quanto avviene per esempio in Qatar o in Arabia Saudita, il consumo di bevande alcoliche in Bahrein è permesso. 

Hamilton recordman anche in Bahrein

Passando alle statistiche, quello del Bahrein è un circuito che ha visto vincere sette piloti, cinque scuderie e tre motori diversi. Il recordman di vittorie, e non potrebbe essere altrimenti, è Lewis Hamilton, che si è imposto cinque volte, tutte con la Mercedes, le ultime tre delle quali consecutivamente tra 2019 e 2021.

Hamilton festeggia!

Segue con 4 trionfi (2 in Ferrari e altrettanti in Red Bull) Sebastian Vettel, mentre a quota 3 c’è Fernando Alonso (2 vittorie in Renault e 1 in Ferrari).

Due primi posti anche per Felipe Massa con la Ferrari, mentre a quota uno ci sono Michael Schumacher, che ha vinto la prima edizione nel 2004 con la Rossa, Jenson Button su Brawn e Nico Rosberg, con la Mercedes che lo ha portato al titolo mondiale nel 2016. Il record di pole position ce l’hanno in coabitazione Vettel e Hamilton (3), mentre il re dei giri veloci è Rosberg (3). Dal 2004 andati a podio nel GP del Bahrein 17 piloti, con Hamilton che guida con 10 presenze, seguito da Raikkonen (8) e Vettel (5).

Per quanto riguarda i costruttori, invece, c’è un certo equilibrio, confermato anche da tutte le statistiche. La classifica delle vittorie la guidano Mercedes e Ferrari con 6, seguite da Renault e Red Bull con 2 e dalla Brawn con 1. Nelle pole position le Stelle d’Argento battono le Rosse per 6-5, mentre nei giri veloci torna una perfetta parità sul 5-5.

Nei podi ancora leggera prevalenza Mercedes (15-14), ma la differenza più marcata si nota nel conteggio dei punti: la Mercedes guida con 343, la Ferrari insegue con 268 ed è anche braccata dalla Red Bull con 232. In attesa di vedere come andranno i primi giri ufficiali con i nuovi regolamenti, però, una cosa è certa. La Ferrari sa come si vince a Sakhir…

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*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.