Nella splendida cornice di Wembley, il calcio non sarà tornato a casa (cortesia dell’Italia di Mancini), ma l’Inghilterra può tranquillamente dire di aver ritrovato una nazionale che fa ben sperare per il futuro. Certo, gli alfieri di Sua Maestà hanno tutte le loro ragioni per un atavico pessimismo, perché considerando che sono riusciti a non vincere nulla quando in rosa c’erano Gerrard, Lampard, Rooney, Ferdinand e Terry, non è poi così scontato che la nuova generazione ce la faccia. Ma quel che è certo e confermato dalle convocazioni di Southgate è che i giovani inglesi stanno migliorando a vista d’occhio.

Cole Palmer nato per Pep

Quanti giocatori crescono a Cobham

I giovani talenti lontano dalla Premier

I calciatori più migliorati in Inghilterra

Non solo talenti brasiliani, quindi. E non serve necessariamente guardare ai fenomeni già conclamati come Foden (classe 2000), Saka (2001), Bellingham (2003) e Musiala, che la Germania ha sfilato ai Tre Leoni. Ci sono tanti ragazzi che da qui a poco potrebbero esplodere, ma anche calciatori che stanno facendo una gavetta importante e potrebbero seguire l’esempio di Trippier o di Mings, prendendosi la scena dopo anni di fatica.

Cole Palmer nato per Pep

Uno dei più futuribili, neanche a dirlo, lo offre il Manchester City. Cole Palmer, classe 2002, nasce e cresce nelle giovanili del club dell’Etihad e ha fatto tutta la trafila delle giovanili inglesi. Tra i suoi ammiratori c’è un certo Pep Guardiola, che lo scorso anno lo ha fatto esordire in Premier League e in Champions e che lo segue con attenzione.

Il centrocampista offensivo ha già giocato parecchio in questa stagione e si è preso la soddisfazione di segnare il suo primo gol in Europa contro il Bruges: quella rete, tra l'altro, ha bloccato le scommesse live sullo 0-5 prima del gol della bandiera degli Zotten. Per quanto riguarda il suo modo di giocare, Palmer è…perfetto per Pep, visto che può giocare... ovunque dal centrocampo in su, con una spiccata capacità di ricoprire anche il ruolo di centravanti o di falso nueve. Dunque, manna dal cielo per il catalano, che potrebbe regalare all’Inghilterra un nuovo gioiellino.

Quanti giocatori crescono a Cobham

Una squadra che dal suo vivaio sta facendo uscire talenti a ripetizione è il Chelsea, che però ha anche un problema di…sovraffollamento. E con Reece James ormai in orbita nazionale, i Blues hanno lasciato andare altri due terzini destri che possono fare bene.

Il primo è Valentino Livramento, classe 2002, che il Chelsea ha venduto al Southampton per 6 milioni di euro. E i Saints ringraziano, perché il diciottenne è immediatamente diventato la prima scelta di Hasenhüttl e vale già il doppio di quanto pagato.

Tino Livramento

Il terzino è un…piccolo Alexander-Arnold, visto che a un fisico non eccelso (è appena 1,72m) sopperisce con la velocità e con i piedi buoni. La stessa cosa che fa Tariq Lamptey (nato nel 2000), anche lui chiuso al Chelsea da James e finito in una provinciale. Ad assicurarselo è stato il Brighton, che gli ha dato fiducia e nonostante un gravissimo infortunio subito nella scorsa stagione lo sta pian piano reinserendolo, schierandolo da centrocampista destro per sfruttarne la resistenza e la velocità.

I giovani talenti lontano dalla Premier

Non tutti i giovani talenti però restano in Inghilterra, come abbiamo evidenziato per Bellingham. È il caso anche di Noni Madueke, esterno destro di piede mancino del PSV Eindhoven. Gli olandesi, si sa, di ragazzini di classe se ne intendono e quando nel 2018 hanno strappato l’ala al Tottenham, che lo ha cresciuto.

Una scelta, quella di Madueke, che lo ha portato a rinunciare persino al Manchester United pur di cominciare subito a giocare ad alti livelli. E il PSV non gli ha fatto mancare le occasioni, considerando che nella stagione 2020/21 è stato utilizzato nella maggior parte dei match (saltandone molti di quelli in cui non ha giocato per infortunio). E non per nulla adesso per lui si parla di un fortissimo interesse dell’Atalanta, altra squadra che quando si tratta di andare a scovare giovani interessanti ha parecchio da insegnare.

E il Manchester United? Il vivaio dei Red Devils, come confermano Pogba, Rashford o Greenwood, sforna da sempre futuri campioncini. E il nuovo Golden Boy della squadradi Solskjaer assomiglia parecchio…a Jadon Sancho. Shola Shoretire ha già firmato il suo primo contratto da professionista con lo United.

Shola Shoretire

E per fortuna, perché su di lui c’era l’interesse di mezza Europa, a partire dal Paris Saint-Germain per continuare con Juventus e Bayern.

Ma lo staff tecnico ha subito messo in chiaro le cose, facendolo esordire in Europa League nella scorsa stagione poco dopo aver compiuto 17 anni. E considerando che nel 2018 è sceso in campo in Youth League a neanche 15 primavere, si può decisamente parlare di predestinato. Il suo ruolo, però, è ancora tutto da definire, considerando che Shoretire può giocare indifferentemente da attaccante centrale, da esterno e da trequartista.

Un po’ come Greenwood, che a vent’anni appena compiuti…già veste i panni del giocatore affermato e funge da esempio.

La lista potrebbe andare avanti a lungo, comprendendo anche nomi di altri talenti, come Harvey Elliott del Liverpool, che invece sono già conosciuti. Meglio dunque concentrarsi sugli altri. In difesa, per esempio, ci sono un paio di elementi interessanti.

Come il centrale Branthwaite, che essendo cresciuto nell’Everton si è beccato l’etichetta di “nuovo Stones”. Peccato per il club di Liverpool che il possente difensore classe 2002, alto quasi due metri, sia in scadenza di contratto nel 2022 e che, se non cominceranno ad arrivare per lui i minuti sperati, il primo acquisto dell’era Ancelotti rischia di finire in qualche altra squadra per sbocciare lontano da Goodison Park.

Tra i giovani inglesi che sono andati all’estero c’è poi Taylor Harwood-Bellis, che però il Manchester City ha ceduto all’Anderlecht solo in prestito. In Belgio il centrale ha trovato minuti sia in campionato che in Europa e Guardiola potrà ringraziare se nella prossima stagione si ritroverà in rosa un centrale classe 2002 con alle spalle già un’esperienza importante.

I calciatori più migliorati in Inghilterra

Ma non di soli giovani vive l’Inghilterra. Ci sono molti calciatori che, nonostante l’età non più verdissima, stanno crescendo a vista d’occhio e possono diventare importantissimi. Il più quotato è certamente James Ward-Prowse, classe 1994, centrocampista del Southampton.

James Ward-Prowse

Southgate lo convoca spesso, ma lo usa di rado, eppure il prodotto dell’Academy dei Saints è un’arma non convenzionale: è il miglior calciatore da fermo della Premier League, un fondamentale che può essere utile sia per i calci di punizione diretti che per quelli in cui fornire assist ai compagni.

Tra quelli che a centrocampo potrebbero essere utili c’è anche il classe 1995 Joshua Brownhill, colonna della mediana del Burnley, che si è fatto conoscere con la maglia dei Clarets e che può rappresentare un’opzione.

In attacco invece c’è Ivan Toney (1996), che lo scorso anno ha lanciato il Brentford verso la promozione con 31 gol in Championship e che ora si sta adattando alla Premier League dove non può rappresentare naturalmente lo stoccatore d'eccellenza per le quote Premier League!

E come terzino sinistro occhio a Omar Richards, 23 anni e un trasferimento importante appena concluso: quello al Bayern Monaco. Considerando che i bavaresi gli affidano la fascia quando manca un certo Alphonso Davies, sarà solo questione di tempo prima che Southgate (o chi per lui) decida di convocarlo. Insomma, l’Inghilterra, specialmente in questo periodo, è piena di talenti. E per far tornare il calcio a casa…basta coltivarli per bene!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.
 

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.