Quando si parla dell’Atletico Madrid degli ultimi anni, è impossibile non chiamare questo periodo “era Simeone”. Il Cholo è sulla panchina rojiblanca da ormai quasi un decennio, considerando che l’Atletico lo ha messo sotto contratto il 23 dicembre 2011, e ormai sia la squadra che la società sono permeate dal Cholismo, quel modo di intendere il calcio (ma anche la vita) che ha portato il club a una scalata difficile da prevedere un decennio fa.

La certezza: Oblak tra i pali

Difesa a 3 o 4 per il Cholo

Quante opzioni in mezzo per Simeone

Suarez e gli attaccanti dell'Atletico

E anche la rosa a disposizione del tecnico argentino riflette totalmente l’idea di pallone di Simeone, a partire dai numeri. L’ex centrocampista di Lazio e Inter non è uno che ama le rose ampie, anzi, lavora con un ristretto numero di fedelissimi e quando ha troppe assenze, visto che può farlo, pesca dal vivaio. Ecco perché i calciatori registrati, con ingaggi da top team, dall’Atletico per la Liga sono 22, nonostante se ne possano inserire 25.

La certezza: Oblak tra i pali

In porta, Simeone ha una vera e propria sicurezza. Quando Jan Oblak è arrivato nel luglio 2014, aveva un compito gravoso: sostituire Courtois, protagonista della vittoria della Liga e della cavalcata fino alla finale di Champions contro il Real.

Lo sloveno, all’epoca poco più che ventenne, non si è fatto spaventare e si è preso i pali con la sicurezza di un veterano. E nel corso degli anni è spesso stato definito uno dei migliori al mondo, un concetto che i suoi numeri con l’Atletico Madrid potrebbero assolutamente validare: in quasi 400 partite giocate con il club, solo poco più di 200 gol subiti e quasi un clean sheet ogni due match.

Un'uscita alta di Oblak!

E se la difesa di Simeone contribuisce a chiudere a chiave la porta, Oblak regala la doppia mandata che fa stare tutti più tranquilli. Nel malaugurato caso di assenza dello sloveno, l’Atletico ha poi reclutato come dodicesimo il francese Benjamin Lecomte, in prestito dal Monaco. E il terzo portiere…lo offre la cantera, quando ce n’è necessità.

Difesa a 3 o 4 per il Cholo

Negli ultimi anni, Simeone ha spesso alternato la difesa a tre e quella a quattro, ma questo non implica cambiamenti…numerici all’interno della rosa: i centrali a disposizione restano quattro, che si alternano con una certa frequenza. Il più valutato è certamente l’uruguaiano Josè Maria Gimenez, considerato l’erede di una leggenda biancorossa come Godin. E il centrale, nonostante abbia solo 26 anni, è un vero veterano, considerando che è arrivato a Madrid giovanissimo e che ha già collezionato oltre 200 presenze con il club.

Tra le aggiunte più recenti al reparto c’è invece lo spagnolo Mario Hermoso, arrivato nel 2019 dall’Espanyol e ormai punto fisso del calcio di Simeone, che può anche utilizzarlo da terzino sinistro bloccato quando decide di giocare a quattro in maniera più prudente.

Nel 2019 è arrivato a Madrid anche il brasiliano Felipe, che per anni è stato una delle colonne del Porto. Il trentunenne si è preso subito il posto, approfittando anche del cambio di modulo del tecnico, e la sua tendenza a prendere cartellini un po’ infastidirà Simeone, un po’…lo renderà orgoglioso. Chiude la batteria dei centrali l’ex Fiorentina Stefan Savic, ormai un veterano, al Wanda dal 2015. Per lui attualmente c’è il posto da riserva, ma il montenegrino è una certezza e risponde sempre presente alla chiamata del Cholo.

Felipe colpisce di testa!

Sulle fasce c’è…una certa ristrettezza, anche e soprattutto considerando il fatto che spesso Simeone i terzini veri e propri non li usa più, preferendo esterni a tutto campo e schierando anche centrocampisti nel ruolo. In ogni caso, la batteria di esterni è comunque di gran valore. Il terzino destro titolare è l’inglese Kieran Trippier, acquistato dal Tottenham nel 2019 e reduce da ottime stagioni, sia con le maglie dei club che con quella della nazionale di Sua Maestà.

Dall’altro lato del campo c’è il brasiliano Renan Lodi, portato in Europa proprio dall’Atletico, che lo utilizza costantemente sia come terzino che come esterno a tutta fascia. Come possibile sostituto di entrambi, vista la polivalenza, c’è una vecchia conoscenza del calcio italiano, il croato Sime Vrsaljko, ex Genoa, Sassuolo e Inter, che però negli ultimi anni è stato parecchio condizionato dagli infortuni.

Quante opzioni in mezzo per Simeone

Di contro, il centrocampo è parecchio affollato, visto che di recente il Cholo schiera i suoi anche a cinque in mediana. Come frangiflutti c’è Geoffrey Kondogbia. L’ex interista, una meteora in Italia, sembra aver trovato la sua dimensione nel calcio di Simeone, che in emergenza si fida di lui anche come terzo centrale.

Anche lo spagnolo Marcos Llorente gioca in parecchi ruoli, considerando che proprio vista la sua presenza costante sull’out di destra con l’Atletico, Luis Enrique in nazionale lo ha schierato come terzino. Chi invece dal centro del campo difficilmente si muove è capitan Koke: la bandiera del club, cresciuta nelle giovanili, sta però trovando meno spazio negli ultimi anni. A soffiargli il posto sono Hector Herrera e Rodrigo de Paul, strappato a sorpresa alle squadre di Serie A per le scommesse sportive.

Il messicano Hector Herrera!

Il messicano è la prima scelta di Simeone quando bisogna lottare in mediana, considerando che garantisce aggressività e recupero costante di palloni. L’argentino, arrivato in estate dall’Udinese, sostituisce idealmente Saul, ceduto in prestito al Chelsea. Per lui il compito è quello di creare gioco, offrendo occasioni invitanti al nutrito attacco dell’Atletico.

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Suarez e gli attaccanti dell'Atletico

Già, perché Simeone passerà anche per difensivista, ma a ben vedere ha un reparto offensivo di prim’ordine e molto ben nutrito. Tra esterni, seconde punte e centravanti, il Cholo ha l’imbarazzo della scelta. A partire da Thomas Lemar. Il trequartista francese è spesso stato l’uomo di raccordo tra i reparti, ma ora un infortunio muscolare cronico rischia di fargli perdere la centralità nella squadra. Poco male, però, perché di sostituti ce ne sono parecchi.

Dietro le punte possono infatti giocare tranquillamente anche Yannick Carrasco e Angel Correa. Vero, il belga e l’argentino sono in realtà due esterni, ma il fatto che l’Atletico ormai cambi modulo con frequenza, alternando tra un tridente col trequartista, due punte classiche o due esterni e un centravanti, rende il loro utilizzo molto più variegato.

Se si cerca talento, però, non si può certo non puntare su Antoine Griezmann. Il Piccolo Diavolo è tornato a “casa”, dopo un divorzio forzato che molti tifosi ancora faticano a perdonargli. Per il transalpino però un posto il Cholo lo trova sempre, il che crea…qualche problema.

Il club ha una straordinaria tradizione di attaccanti! Proprio dopo l’addio di Griezmann, infatti, il club ha acquistato Joao Felix, che ora è un po’ in disparte. L’obiettivo del tecnico è quello di riuscire a far convivere il giovane portoghese con l’esperto francese, ma non è una situazione semplice, anche perché lì davanti c’è un altro inamovibile. Ovviamente, si parla di Luis Suarez.

Il Pistolero ha dimostrato già alla sua prima stagione al Wanda Metropolitano di non essere affatto finito, anzi, ha trascinato l’Atletico alla Liga con i suoi gol.

L'esultanza di Suarez!

Ma la carta di identità dice quasi 35 anni, dunque il club si è premunito, acquistando il brasiliano Matheus Cunha. Il talento verdeoro, con un passato in Germania al Lipsia e all’Hertha, deve ancora esplodere, ma può essere il sostituto a lungo termine dell’uruguaiano. Cosa che invece non sarà di certo il serbo Ivan Saponijc, rientrato dal prestito al Cadice e inserito in lista…per fare numero, considerando che ancora deve giocare un minuto.

Ma Simeone è così, prendere o lasciare. E visti i risultati nel corso degli ultimi dieci anni, all’Atletico prendono eccome!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione 19 novembre 2021.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.