Il calciomercato è una scienza complicata da padroneggiare. Succede infatti spesso che chi ha ottime intuizioni non abbia i mezzi per portarle a termine, mentre magari a chi quei mezzi ce li ha manca invece la capacità di scovare campioni in divenire.

Ecco perché è fondamentale avere un direttore sportivo che sappia ottenere il massimo dal budget a disposizione, centrando obiettivi che sappiano far crescere il valore della squadra sia in campo che fuori. E, a giudicare dalle ultime stagioni, Cristiano Giuntoli è uno dei migliori in questo campo.

L’attuale Football Director della Juventus è infatti stato protagonista di operazioni di mercato che non solo hanno portato parecchi soldi ai club che lo hanno assunto, ma che hanno portato anche risultati assai concreti sul terreno di gioco.

4 promozioni in 5 anni per il Carpi di Giuntoli

Giuntoli, classe 1972, da calciatore ha avuto una carriera abbastanza modesta, passata tra i campi delle Serie C e della Serie D. Una volta appesi gli scarpini al chiodo, il toscano ha deciso di prendere il patentino da allenatore, ma ha capito abbastanza presto che il suo futuro sarebbe stato dietro una scrivania, in particolare a occuparsi di mercato.

Dopo una breve esperienza allo Spezia, Giuntoli diventa vice direttore sportivo al Carpi nell’estate 2009. Il patron Bonacini (proprietario dell’azienda Gaudi’) decide però di affidargli la direzione sportiva. E il suo è un colpo da maestro, perché la squadra ottiene uno score incredibile di quattro promozioni in cinque anni, arrivando dalla Serie D fino a calcare il palcoscenico della A.

E il merito è in gran parte di Giuntoli e delle sue intuizioni pazzesche. Le prime si chiamano Vincent Laurini, pescato al Fossombrone, e Antonio Di Gaudio, preso dalla Virtus Castelfranco e destinato a essere uno dei protagonisti della scalata del Carpi.

Laurini del Parma

Nelle stagioni successive arrivano Gaetano Letizia e Marco Sportiello, che contribuiscono alla promozione in B. Per la prima stagione in cadetteria si aggiungono alla rosa Jerry Mbakogu e Simone Romagnoli, mentre nel 2014 l’innesto fondamentale per la vittoria del campionato e il clamoroso approdo in A si chiama Kevin Lasagna.

La squadra emiliana raggiunge così il massimo campionato con un budget per gli stipendi di 2,5 milioni di euro.

Giuntoli DS del Napoli dal 2015

Grazie a queste imprese incredibili, Giuntoli riceve un’offerta da parte di Aurelio De Laurentiis e diventa direttore sportivo del Napoli nell’estate del 2015. Le risorse del club partenopeo sono decisamente maggiori rispetto a quelle del Carpi, ma il DS continua nella sua politica di acquisti utili alla causa e dai nomi non necessariamente roboanti.

Collaborando con il nuovo tecnico Maurizio Sarri, porta al San Paolo Elseid Hysaj, Allan e Mirko Valdifiori, che si aggiungono al nucleo storico della squadra già presente ai tempi di Benitez.

Nella stagione 2016/17 Giuntoli spende gli oltre 90 milioni incassati per Higuain per acquistare, tra gli altri, Piotr Zielisnki dall’Udinese e Arkadiusz Milik dall’Ajax, per un totale di circa 50 milioni.

Zielisnki

L’annata successiva vede l’approdo al Napoli di Mario Rui, pagato in totale 9 milioni alla Roma e destinato a essere protagonista delle stagioni a venire.

Giuntoli e il colpo Osmhen

Quando nell’estate 2018 Maurizio Sarri lascia il Napoli per volare al Chelsea, il club partenopeo ingaggia Carlo Ancelotti, ma il modus operandi del DS non cambia. Il colpo di mercato stavolta si chiamano Fabian Ruiz, con lo spagnolo che viene acquistato dal Betis per 30 milioni di euro, e Alex Meret, che passa a difendere la porta azzurra per 25 milioni versati all’Udinese.

Nell’estate successiva Giuntoli acquista Giovanni Di Lorenzo dall’Empoli per 9 milioni, Kostas Manolas dalla Roma valutandolo 36 milioni, Elif Elmas dal Fenerbahce per 16 milioni e Hirving Lozano dal PSV per 45 milioni, puntellando poi la rosa in inverno con Stanislav Lobotka (21 milioni), Matteo Politano (21 milioni) e Amir Rrhamani (15 milioni) e mettendo le basi per la squadra che poi vincerà lo scudetto.

A proposito di quella squadra, nel 2020 arriva il colpo più costoso della storia del Napoli, Victor Osimhen. Il nigeriano viene acquistato per 75 milioni dal Lilla, ma saranno soldi decisamente ben spesi.

Osi trasforma dagli 11 metri

Giuntoli e il capolavoro Kvara

Nella stagione 2021, con l’arrivo di Luciano Spalletti, i partenopei prendono Frank Anguissa, che sarà riscattato nella stagione successiva per 16 milioni. Ma il capolavoro di Giuntoli è decisamente quello fatto nell’estate 2022.

A Napoli c’è una vera e propria rivoluzione, con l’addio di moltissimi giocatori della vecchia guardia (Insigne, Mertens, Koulibaly, Fabian Ruiz). Ma grazie agli acquisti di Giuntoli, i campani vincono lo scudetto, con i favori del pronostico delle scommesse Serie A, già dopo le prime partite.

Il colpo più importante è il georgiano Khvicha Kvaratskhelia, pagato appena 11,5 milioni di euro, ma danno un grande contributo anche Kim Min-Jae (acquistato per 19,5 milioni), Leo Ostigaard (5 milioni), Mathias Oliveira (16,5 milioni) Giacomo Raspadori (31 milioni) e Giovanni Simeone (15 milioni).

Al termine della stagione del titolo, Giuntoli approda alla Juventus, ratificando, la trattativa era già avviata, l’acquisto di Timothy Weah per circa 14 milioni.

Le cessioni record del DS Giuntoli

Insomma, non è che in carriera Giuntoli abbia speso poco, ma le sue intuizioni sono state importantissime sia in campo che per le finanze dei suoi club. Quattro dei cinque acquisti record del Napoli (Osimhen, Lozano, Manolas e Milik) sono arrivate nei suoi otto anni da DS, ma anche buona parte delle cessioni migliori, anche se nei casi di Jorginho e Koulibaly si tratta di calciatori arrivati prima di lui.

Ma basterebbe la crescita della valutazione di Kim, pagato poco meno di 20 milioni e acquistato dopo una sola stagione dal Bayern Monaco a 55 milioni, per far capire la bontà del dirigente toscano.

Per non parlare di Osimhen e Kvaratskhelia, che se dovessero lasciare Napoli lo farebbero per cifre molto più alte di quelle per cui sono stati acquistati (e dire che il nigeriano è costato parecchio!).

E anche andando a spulciare le cessioni del Carpi, a farla da padrone è quella di Kevin Lasagna, scoperto da Giuntoli nelle categorie minori, che nel 2017 è stato acquistato dall’Udinese per 5 milioni, una cifra che è oltre il triplo di qualsiasi altra mai ricevuta dal club emiliano.

Dunque, se la Juventus voleva cambiare paradigma, con acquisti sostenibili e che possono rappresentare un valore aggiunto tanto sul terreno di gioco quanto per le casse della società, probabilmente non poteva fare scelta migliore…

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.