Tra le squadre che catalizzeranno i prossimi mercati c’è certamente il Tottenham. Gli Spurs con l’arrivo di Antonio Conte dovranno cambiare pelle, soprattutto visto che la rosa attuale, per quanto piena di calciatori di talento, non si confà troppo alle richieste del tecnico.

L'ultimo mercato estivo degli Spurs

Gli obiettivi di rafforzamento del Tottenham

La proprietà del Tottenham

Le leggende del White Hart Lane

Acquisti e cessioni record degli Spurs

Giocatori come Dele Alli non corrispondono esattamente al profilo più apprezzato da parte dell’ex CT della nazionale. Ecco perché è lecito aspettarsi che, sotto la guida del DS Fabio Paratici, nella sessione invernale il club si muoverà, con tutta probabilità cercando calciatori di un mercato come quello italiano che sia l’allenatore che il dirigente conoscono a menadito…

L'ultimo mercato estivo degli Spurs

Nel mercato estivo 2021, gli Spurs hanno operato sotto le indicazioni di Nuno Espirito Santo, messo sotto contratto durante gli Europei.

Rimanendo nel solco del 4-2-3-1 degli ultimi anni (anche Pochettino e Mourinho lo hanno utilizzato), la sessione di mercato è stata votata a rafforzare in particolare gli esterni. L’arrivo più importante è però certamente stato quello di Cristian Romero: il centrale è stato preso dall’Atalanta in prestito, ma con un obbligo di riscatto da 50 milioni più bonus. Sempre in difesa è arrivato anche il terzino destro Emerson Royal (25 milioni dal Barcellona), mentre sugli esterni l’altro grande colpo è lo spagnolo Bryan Gil, pagato 25 milioni a Siviglia.

Bryan Gil

A centrocampo gli Spurs hanno speso 17 milioni per portare via al Metz il promettente mediano Papà Sarr (lasciandolo in prestito ai francesi), mentre in porta è arrivato, in prestito con diritto di riscatto a 15 milioni, Gollini. Di fronte a questi acquisti, c’è stato anche qualche addio. Il Villareal ha speso 15 milioni per Juan Foyth, l’Al-Duhauil ne ha versati 13 per Alderweireld e il Watford ne ha scuciti 3,5 per Moussa Sissoko. Inoltre sono andati via Gareth Bale e Carlos Vinicius per fine prestito, oltre agli svincoli gratuiti di Erik Lamela, Serge Aurier e Danny Rose.

Gli obiettivi di rafforzamento del Tottenham

L’arrivo di Conte, però, cambia e non di poco le priorità degli Spurs nel mercato in entrata. Rispetto ai calciatori che servono all’ex CT azzurro per portare avanti la sua idea di gioco, c’è qualche falla nella rosa che sicuramente il club cercherà di colmare già a gennaio, per mantenere la buona posizione in classifica e non perdere il passo nella corsa alle posizioni Champions, obiettivo primario dopo essere finiti in Conference League nella scorsa stagione.

Antonio Conte

In primis, serve un esterno a tutta fascia a sinistra. Gil è troppo offensivo e il suo fisico non si addice al lavoro previsto da Conte. Ecco perché l’idea è quella di ricongiungere l’allenatore con Ivan Perisic, con cui ha già lavorato all’Inter. Il croato è in scadenza e, in caso di mancato rinnovo, a gennaio potrebbe arrivare a Londra a un prezzo contenuto. Stesso discorso per il centrocampista centrale. Quello mediano è un reparto in cui Conte non ha troppe scelte, dunque si apre il discorso che riguarda Franck Kessiè.

L’ivoriano sarebbe perfetto per il gioco dell’allenatore e arriverebbe anche lui a un prezzo contenuto, visto il contratto in scadenza. Il problema in questo caso è la concorrenza, perché l’arrivo a parametro zero di un giocatore così importante potrebbe fare gola alle big, che sono in grado di convincere l’ivoriano a rimanere a Milano fino a giugno per poi muoversi gratis (e con un ingaggio faraonico). Gli obiettivi secondari nei due ruoli sono invece rispettivamente Dejan Kulusevski, che alla Juventus non trova titolarità, e Kalvin Phillips, motorino instancabile del Leeds di Bielsa. Entrambi però costerebbero di più rispetto ai preferiti da Conte…

Non proprio semplicissimissimo indicare chi sarà il primo nuovo big ad approdare ad Enfield per le scommesse calciomercato!

Ma al Tottenham serve davvero comprare qualcuno? La rosa, soprattutto agli occhi del tecnico, dice di sì, ma la storia suggerisce altrimenti. A parte la bontà del vivaio, che nell’ultimo decennio ha portato alla ribalta calciatori come Harry Kane, Harry Winks e Japhet Tanganga, c’è anche un dato che fa riflettere.

La proprietà del Tottenham

La stagione più importante del Tottenham degli ultimi tempi, quella in cui gli Spurs con Pochettino hanno raggiunto la finale di Champions League, è arrivata proprio nell’anno in cui il club non ha speso neanche un euro per il mercato. Le sessioni in entrata dell’estate 2018 e dell’inverno 2019 registrano zero spese, a differenza di quelle precedenti e successive, entrambe superiori ai 100 milioni. Dunque, la speranza del Tottenham può essere una sola: spendere in questa stagione e non farlo (magari vincendo) nella prossima!

Non che agli Spurs manchino i soldi, comunque. Il club è infatti di proprietà, ormai dal 2001, dell’ENIC Group, una società di investimento britannica che fa capo a Joe Lewis. Le quote societarie della ENIC sono per il 30% di Daniel Levy, entrato a far parte della compagnia nel 1995 e attualmente presidente degli Spurs. Il numero uno è notoriamente un osso duro con cui negoziare, come può confermare Harry Kane.

Il Presidente Daniel Levy!

Nonostante la volontà del centravanti di lasciare il Tottenham, il presidente si è opposto, ricordando al numero 9 il suo contratto fino al 2024. Dal punto di vista economico, il Tottenham si è particolarmente rafforzato negli ultimi anni, anche grazie alla costruzione del nuovo Tottenham Hotspur Stadium, un impianto multifunzionale che ha sostituito il vecchio White Hart Lane.

E quando si è trattato di scegliere un dirigente per lavorare esclusivamente sul mercato, il club ha optato per Fabio Paratici, ex Juventus, che così è diventato il primo direttore sportivo nella storia del Tottenham.

Le leggende del White Hart Lane

A proposito di storia, nonostante una bacheca nazionale abbastanza povera (due titoli, l’ultimo dei quali datato 1961), gli Spurs sono da sempre uno dei club che rappresentano l’identità del campionato inglese.

Con la maglia del Tottenham hanno giocato leggende come Jimmy Greaves, uno dei migliori centravanti della storia del calcio inglese, Paul Gascoigne, genio e sregolatezza a livelli incredibili, il bomber Lineker, Glenn Hoddle, faro della nazionale negli anni Ottanta, Osvaldo Ardiles, argentino campione del mondo nel 1978, Pat Jennings, portiere nordirlandese da 1000 presenze in carriera e altri miti come Dave Mackay o Danny Benchflower.

Lineker con la maglia della nazionale inglese

Chissà, forse a fine carriera entrerà tra le leggende anche Gareth Bale, uno dei calciatori più celebri dell’ultimo decennio, esploso proprio con la maglia degli Spurs: lo ricordare quando per le scommesse live realizzò 3 gol a San Siro in un tempo, riaprendo una sfida di Champions che all'intervallo l'Inter conduceva 4-0?!

Acquisti e cessioni record degli Spurs

Il gallese, sebbene abbia ottenuto i suoi successi con la maglia del Real Madrid, si tiene comunque stretto un record in casa Tottenham: è la cessione record del club, considerando che quando nel 2013 i Blancos lo hanno acquistato per regalarlo a Carlo Ancelotti hanno dovuto sborsare ben 101 milioni di euro.

Bale nel 2012

Il secondo e il terzo della lista, Kyle Walker e Dimitar Berbatov, sono a distanza siderale, avendo portato nelle casse del Tottenham “solo” 50 e 38 milioni con la loro partenza per Manchester, rispettivamente sponda City e United.

Acquisti record - Tottenham

  1. Tanguy Ndombelé - Lione (2019 - 60 milioni)
  2. Davinson Sanchez - Ajax (2017- 42 milioni)
  3. Moussa Sissoko - Newcastle (2016 - 35 milioni)

Cessioni record - Tottenham

  1. Gareth Bale - Real Madrid (2013 - 101 milioni)
  2. Kyle Walker - Manchester City (2017 - 50 milioni)
  3. Berbatov - Manchester United (2008 - 38 milioni)

Non che i soldi delle cessioni siano stati spesi benissimo, però, considerando che l’acquisto record degli Spurs è finora un flop. Tanguy Ndombelé è costato 60 milioni di euro e non ha ancora dimostrato di valerli.

Stesso discorso anche per i 42 milioni sborsati per il colombiano Davinson Sanchez (anche lui ancora in rosa) e per il francese Moussa Sissoko, da poco ceduto al Watford per 3,5 milioni, praticamente un decimo del valore di ingresso...

Insomma, con gli Spurs occhio al mercato. Ma ci penserà Conte a fare in modo che le scelte siano giuste…e oculate!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.