Dopo un’ottima stagione, culminata con una salvezza più che agevole, la Ternana di Cristiano Lucarelli affronta il campionato non più da neopromossa, ma da squadra più esperta, che magari potrà dire la sua e lottare per la zona playoff. Il suo tecnico, che gli appassionati di scommesse calcio, ricorderanno anche per i 24 gol realizzati in A nella stagione 2004/2005, vuole stupire ancora una volta...

Le Fere sognano una promozione in Serie A che manca ormai dagli anni Settanta, quando per due volte consecutive gli umbri hanno ottenuto il biglietto per la massima categoria, retrocedendo però subito in entrambi i casi.

Le operazioni di Stefano Bandecchi

Gli obiettivi di mercato della Ternana

Il settore giovanile e la storia delle Fere

Acquisti e cessioni record Ternana

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Le operazioni di Stefano Bandecchi

I rossoverdi hanno operato sul mercato in primi confermando alcuni dei calciatori già presenti nella scorsa stagione di cui andavano riscattati i cartellini. È il caso dell’argentino Cesar Falletti, uno che a Terni conoscono molto bene, visto che è arrivato in Umbria nel 2013, per poi andarsene nel 2017 e tornare lo scorso anno in prestito dal Bologna, da cui è stato riscattato per 1,2 milioni.

È rimasto anche il centravanti Alfredo Donnarumma, arrivato inizialmente in prestito dal Brescia, che è stato acquistato a titolo definitivo per 800mila euro. E a proposito di prestiti, dalla Salernitana è giunto a titolo temporaneo il difensore centrale Mamadou Coulibaly, il cui prestito è costato 100mila euro ma che potrà essere riscattato (con obbligo in caso di promozione in A) per 1,3 milioni. Inoltre dal Milan si è svincolato l’esterno offensivo Gabriele Capanni, che si è accasato a Terni a titolo gratuito.

Infine, ci sono anche dei prestiti che possono essere molto utili a Lucarelli, come quello di Andrea Favilli. Il centravanti, di proprietà del Genoa, è arrivato con diritto di riscatto e controriscatto per il club ligure; per le scommesse sportive, da segnalare il gol all'esordio ad Ascoli per la punta, classe '97!

Stessa formula per Samuele Spalluto, girato in prestito dalla Fiorentina. Tra gli addii invece ci sono quelli di Ivan Kontek, Davide Incerti, Diego Peralta e persino del figlio del tecnico, ovvero Mattia Lucarelli, finito al Livorno, la…squadra di famiglia!

Gli obiettivi di mercato della Ternana

Non sono però finiti gli obiettivi delle Fere, che sono alla ricerca di un portiere e di un centrocampista. A proposito di figli d’arte, per la mediana il nome forte è quello di Dimitri Bisoli, figlio dell’ex centrocampista del Brescia, valutato circa 2 milioni dalle Rondinelle.

Tra i pali invece c’è la candidatura del croato Adrian Semper, di proprietà del Genoa, che invece ha un valore di mercato di circa 1,5 milioni. In uscita, molto probabile l’addio dell’attaccante italo-argentino Alexis Ferrante, che è vicino al trasferimento al Cesena.

Il settore giovanile e la storia delle Fere

La Ternana può comunque puntare anche su un vivaio che nel corso dei decenni ha prodotto calciatori di assoluto valore. Basterebbe pensare a Fabio Lucioni, nato a Terni e che ha cominciato in rossoverde la carriera che poi lo ha portato anche a Benevento, Lecce e Frosinone.

Per non parlare di Antonio Candreva, scovato nelle scuole calcio della Lodigiani e anche lui protagonista al Libero Liberati prima di volare tra i grandi, trovando addirittura la nazionale.

Altro elemento di spicco negli anni Novanta, Alessandro Grandoni, cresciuto alla Ternana e poi acquistato dalla Lazio. Attualmente nella rosa ci sono tre giocatori prodotti dal club: il portiere Tommaso Vitali, il difensore Federico Mazzarani e il centrocampista Antonio Palumbo.

Insomma, quando si parla della Ternana si descrive un club che magari non avrà tantissime stagioni in Serie A, ma che fa parte di quelle squadre che in un modo o nell’altro sono state protagoniste del calcio italiano e che tutte le generazioni riconoscono.

La classe di Miccoli!

I più anziani ricordano le due apparizioni nella massima serie, ma anche i grandi campionati di B a cavallo del nuovo millennio (quando in campo c’erano Miccoli, Zampagna e Frick), mentre le nuove leve hanno seguito le vicissitudini delle Fere nell’epoca Unicusano, da quando Stefano Bandecchi, proprietario dell’università online, ha preso il comando della società nel 2017.

Acquisti e cessioni record Ternana

Ma quali sono gli acquisti top della storia della Ternana? Il calciatore più pagato dalle Fere è Alberto Masi, difensore centrale acquistato dalla Juventus nel 2013 per 3,5 milioni di euro. Il secondo è una vecchia conoscenza di molte squadre di Serie A, il cileno Luis Jimenez. Il trequartista è tornato a Terni nel 2010 (dopo la prima esperienza iniziata nel 2002), con il club che lo ha pagato 3,18 milioni all’Inter.

Segue un altro sudamericano, Felipe Avenatti, che nel 2013 è stato acquistato dal River Plate, che ha ricevuto 2,5 milioni. Stessa cifra per un altro mito rossoverde, ovvero Mario Frick. Il centravanti lussemburghese è arrivato nel 2003 dal Verona. Chiude la top 5 Cristian Bucchi, arrivato…dagli acerrimi rivali del Perugia nel 2001. Per superare la barricata sono bastati 2,5 milioni di euro versati al club all’epoca di Luciano Gaucci.

La Ternana, comunque, sa vendere davvero bene. A dimostrarlo c’è il caso di Jimenez, secondo e quarto tra le cessioni più remunerative. La migliore è quella da 11 milioni all’Inter nel 2008, ma anche il prestito da 2,5 milioni alla Fiorentina nel 2006 entra nella graduatoria.

Jimenez qui con la maglia del Cesena

L’addio meglio pagato resta però quello di Corrado Grabbi, che nel 2001 vola oltremanica al Blackburn Rovers in cambio di 20 miliardi di lire, ovvero 11,36 milioni di euro. In lista c’è anche Fabrizio Miccoli, esploso a Terni e finito alla Juventus nel 2002 per 7,5 milioni di euro. Chiude la top 5 il portiere Alberto Brignoli, anche lui finito nella Torino bianconera nel 2015 per 2,35 milioni.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.