Una vita, almeno fino alla Champions 2022 e la cerimonia del Pallone d’Oro, da eterno sottovalutato. È la carriera di Karim Benzema, straordinario centravanti che da oltre un decennio guida l’attacco del Real Madrid. L’attaccante francese, in grado di abbinare una tecnica straordinaria ed un ottimo fiuto del gol, nonostante le indiscusse qualità non è mai riuscito a farsi amare. L’aver vissuto per nove anni all’ombra di Cristiano Ronaldo a Madrid di certo non ha aiutato.

Le sue prestazioni, però, hanno dimostrato come Benzema sia, inequivocabilmente, uno dei più grandi attaccanti dell’ultimo decennio.

“Karim The Dream”

Benzema fa il suo esordio nel grande calcio ancora minorenne, con la maglia del Lione in Ligue 1. Il club francese sa come far esplodere talenti, e Benzema è l’ennesimo gioiello che proviene dal settore giovanile dell’OL. Nei suoi primi tre anni da professionista non trova troppa continuità, al Lione non vogliono bruciarlo e lui compie 20 anni con 12 gol messi a segno in quasi 50 presenze con la maglia dell’OL.

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L’anno della definitiva consacrazione è il 2007/08, quando Benzema diventa il titolare del Lione e chiude la stagione con 25 reti messe a segno. Nonostante le tante sirene di mercato, il Presidente Aulas resiste e fa bene, perché Karim risponde con un’altra grande stagione. Addirittura 29 gol in tutte le competizioni e la chiamata del Real Madrid, impossibile da rifiutare per Benzema e per il Lione. 

 

La carriera a Madrid

Benzema arriva a Madrid nell’estate del 2009, l’estate dei record per i Blancos. Florentino Perez va a caccia di riscatto, e spende oltre 250 milioni per portare a Madrid CR7, Kakà, Xabi Alonso, Albiol e Benzema. Il francese per due anni si gioca il posto con Higuain, ma poi diventa l’indiscusso titolare a Madrid e i suoi numeri sono straordinari.

Con il Real Madrid ha disputato 524 partite in tutte le competizioni, realizzando 255 reti e servendo 138 assist ai suoi compagni. Numeri da grandissimo centravanti, ai quali vanno aggiunti tutti i trofei vinti da protagonista. Quattro Champions League, compresa quella folle per le scommesse calcio a Lisbona, tre volte la Liga spagnola, 2 Cope del Rey, 3 Supercoppe spagnole, 4 Mondiali per Club e tre Supercoppe UEFA. A questi titoli vanno aggiunti anche tre titoli di miglior giocatore dell’anno francese, ottenuti tra il 2011 e il 2014 quando vestiva, naturalmente, la maglia del Real Madrid. 

Il problema con i Blues

Dopo esser stato protagonista con tutte le Nazionali giovanili francesi, vincendo anche un Europeo Under 17, Benzema fa il suo esordio con la Nazionale maggiore a soli 19 anni. Nel marzo del 2007, Benzema gioca la sua prima gara con la Francia segnando il gol decisivo nella vittoria per 1-0 contro l’Austria. Dopo qualche anno altalenante, con Domenech che addirittura decide di non convocarlo nel disastroso Mondiale del 2010, a furor di popolo l’anno successivo diventa titolare. Laurent Blanc punta tantissimo su Benzema, e l’attaccante del Real risponde presente e totalizza ben 81 presenze realizzando 27 reti con la Francia.

Fino all’ottobre del 2015. Qualche giorno dopo la vittoria casalinga per 4-0 contro l’Armenia, dove Benzema realizza una doppietta e serve un assist, esplode lo scandalo Valbuena in Francia. Il giocatore della Nazionale francese viene ricattato per un video hot, e secondo le ricostruzioni della stampa francese a ricattarlo è proprio il suo compagno di Nazionale Benzema.

Da quel momento le porte della Nazionale si sono chiuse per il centravanti del Real, e la sua immagine in Francia è cambiata radicalmente. Mai più nominato per il premio di miglior giocatore francese, da ormai cinque anni Benzema è fuori dal giro della Nazionale e non ha partecipato alla vittoriosa campagna di Mosca... 

I Bomber decennali

Benzema è uno dei pochissimi centravanti capaci di guidare l’attacco di una grandissima squadra per oltre un decennio. Al centro dell’attacco del Real prima di lui c’erano stati solamente Alfredo Di Stefano e Raul per oltre dieci stagioni. In casa Manchester United ci sono stati Sir Bobby Charlton e Denis Law tra gli anni Sessanta e Settanta, mentre più recente è il caso di Wayne Rooney. Al Liverpool un gallese come Ian Rush e uno scozzese come Sir Kenny Dalglish, mentre in Germania con la maglia del Bayern hanno guidato l’attacco dei bavaresi per oltre un decennio Gerd Muller e Karl-Heinz Rummenigge.

In Italia alla Juve ci sono i casi di Boniperti, Bettega e Del Piero, all’Inter campioni come Spillo Altobelli o Mazzola, anche se quest’ultimo forse era una seconda punta. Discorso simile per Rivera al Milan, lì dove l’unico che si è avvicinato ai dieci di titolarità al centro dell’attacco è stato Andriy Shevchenko. Un elenco ristretto di cui fa parte Karim Benzema, la stella più sottovalutata degli ultimi anni del calcio europeo. 

*L'immagine dell'articolo è di Bernat Armangue (AP Photo). Prima pubblicazione 6 dicembre 2020.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.