Possono le nuove regole del mondo del calcio influire sul mondo delle scommesse? Partiamo da quelle che sono le nuove modifiche al regolamento, introdotte negli ultimi anni nel calcio europeo.

Ovviamente, la base di partenza delle nostre riflessioni è l’introduzione della VAR, già da oltre due anni in utilizzo in Italia e ora attiva anche in Premier League. Ad una prima analisi, la presenza della VAR può portare ad un aumento dei calci di rigore assegnati alle squadre.

Abbiamo, dunque, deciso di prendere in esame le ultime tre stagioni del campionato italiano, per cercare di vedere se c’è stato un cambiamento o meno. Nell’ultima annata prima dell’introduzione della VAR, in Serie A sono stati assegnati 137 calci di rigore. Con la tecnologia c’è stato un calo del 15% dei rigori assegnati, con la stagione 2018/19 che si è chiusa con 118 penalty fischiati dagli arbitri. 

I recuperi infiniti - Le tante review della VAR, inoltre, hanno chiaramente allungato le partite, permettendo agli utenti che amano le scommesse live di avere maggiori possibilità di vedere reti nei minuti di recupero. Anche qui, in realtà, l’analisi dei dati dimostra come c’è stato sì un cambiamento, ma minimo. Nel 2016/17 prima dell’introduzione della VAR sono stati realizzati 63 gol nei minuti di recupero. La scorsa stagione invece ne sono stati segnati solo tre in più, un incremento quasi irrisorio che poco avrà influito sulle scommesse “live”. 

Numeri in controtendenza - Nell’immaginario collettivo, l’introduzione della tecnologia avrebbe dovuto aumentare il numero di gol, ma i numeri vanno abbastanza chiaramente in controtendenza. Lo dimostra la Serie A che ha subito addirittura un calo delle reti realizzate da quando è stata introdotta la VAR. Sono stati oltre 1100 i gol realizzati nel 2016/17, stagione record da questo punto di vista. Nei due anni in cui è stata utilizzata la tecnologia sono stati circa un centinaio in meno i gol segnati, soprattutto per la segnalazione di offside, davvero millimetrici!

L’altro campionato che ha adottato il VAR dal 2017 è stata la Bundesliga, che solo lo scorso anno ha avuto un incremento importante dal punto di vista delle reti realizzate. Dagli 859 gol segnati nell’ultimo anno pre-VAR nell’anno successivo si è passati a 855 reti, mentre nel 2018/19 c’è stato un boom di oltre cento gol che ha portato la Bundesliga per la prima volta vicina a quota mille (973 gol, oltre 3 di media a partita).

Il nuovo fallo di mano - La VAR ha però evidenziato anche tante polemiche e, spesso, la poca chiarezza di alcune indicazioni, specialmente riguardanti i falli di mano hanno portato a nuove direttive per gli arbitri.

A confermarlo è stata già la prima giornata di campionato in Serie A: è il caso del penalty fischiato alla Fiorentina per fallo di mano di Zielinski nei primi minuti della pirotecnica sfida del Franchi. Il movimento del polacco, che fino allo scorso anno sarebbe stato definito probabilmente congruo, dal 1 luglio non è più ammesso e questo potrebbe aumentare sensibilmente il numero dei rigori assegnati per le scommesse calcio.

Stessa dinamica accaduta nel derby di Roma e, soprattutto, a Cagliari nella prima giornata di campionato: il tocco di Cerri col braccio, nonostante la posizione dell’attaccante dei sardi fosse di spalle al pallone, ha portato l’arbitro a punire l’aumento del volume del corpo del centravanti , fischiando così la massima punizione. 

Queste regole, in ogni caso, sono ancora da affinare e da applicare al meglio, in particolare con quella uniformità di giudizio che si richiede anche per le scommesse sportive, visto che non sono mancate le polemiche per un episodio simile a Udine.

Non è stato punito, infatti, l'intervento del difensore dell’Udinese Samir che ha deviato il colpo di testa del capitano del Milan Alessio Romagnoli con un tocco di avambraccio che, comunque, ha aumentato il volume del corpo del brasiliano. A termine di regolamento, quest’anno un movimento del genere deve essere sanzionato con la massima punizione. Caso simile anche nel derby emiliano Bologna – SPAL con un probabile rigore, secondo le nuove regole, non assegnato ai padroni di casa.

Il numero dei rigori - L’esordio della Serie A ha evidenziato come possa cambiare decisamente il dato relativo ai penalty. Nella prima giornata sono stati già assegnati cinque rigori, quasi il doppio rispetto alla media dei tre penalty a partita mantenuta negli ultimi due anni nel campionato italiano; nella seconda, prima della pausa per le qualificazioni europee, sono stati altri 4 i rigori concessi!

*La foto di apertura dell'articolo è di Kirsty Wigglesworth (AP Photo).

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.