Mai come di questi tempi, lo stipendio dei calciatori è diventato argomento di attualità: dalle riduzioni necessarie per questioni di bilancio (pensiamo al Barcellona) con la redistribuzione delle risorse persino nei club più blasonati e ricchi, fino alla realizzazione che va conservato un certo equilibrio anche per far fronte agli emolumenti di tutte le altre figure professionali interne.

I migliori giocatori di Serie A possono godere di stipendi altissimi: non certo ai livelli di Cristiano Ronaldo, inarrivabile, che ha percepito dalla Juventus 31 milioni di euro fino all'estate del 2021. Una vera e propria industria, più che giocatore, che prevede un gigantesco giro di denaro sia in entrata che in uscita.

I GIOCATORI PIU' RICCHI DELLA SERIE A SONO GLI JUVENTINI  E GLI INTERISTI

Oggi, dopo il rinnovo di contratto di Lautaro Martinez, il paperone del campionato tricolore è, con Osi prestato in Turchia, proprio il centravanti e capitano: la punta argentina guadagnerà 9 milioni di euro più un altro di eventuale bonus, fino al 40 giugno 2029.

A Torino, finita la parentesi CR7, c'è Vlahovic sul fronte offensivo... e in cima ai contratti bianconeri con 7 milioni. Sontuosi, fino al 30 giugno 2024, anche gli ingaggi di Adrien Rabiot, per rinverdire la tradizione francese a Torino, e quello di Szczesny.

Insomma, il club bianconero, di nuovo tra i favoriti per le scommesse calcio con la coppia Giuntoli/Thiago Motta, è quello con il monte ingaggi più alto nel massimo campionato nostrano, seguito da vicino dall’Inter, che con la seconda rosa più costosa ha portato a casa lo scudetto, e dalla Roma, che nella stagione 2023/24 oltre a Dybala ha avuto sotto contratto anche Lukaku, con 7 milioni di ingaggio (più la parte pagata comunque dal Chelsea).

Tutto questo influisce parecchio sul fatto che la Serie A sia, oggi, il terzo campionato con gli stipendi più alti dopo Premier League e Liga, in cui per contro sono Barcellona e Real Madrid ad alzare decisamente la media. Il monte ingaggi Blancos sfiora i 300 milioni di euro, mentre i blaugrana superano il muro dei 200.

La situazione del campionato spagnolo è particolare, con le tre big (Real e Barça più l’Atletico che sono tutte oltre i 150 milioni), mentre le altre sono tutte sotto i 70 milioni, con l’Alaves che si è “accontentato” di 12 milioni per tutta la squadra.

Di contro la Premier ha quasi la metà delle squadre che superano i 100 milioni di monte ingaggi, con Manchester United e City entrambe sopra i 200, e la squadra con la spesa minore per i contratti che nella stagione 2023/24 è stata il Luton Town, con 28 milioni.

Alessandro Bastoni

 

LA SERIE A DEI "MESTIERANTI"

A determinare il valore intrinseco di un giocatore sono: età, bravura e potenzialità, contratto, squadra e posizione in classifica. Ma qual è lo stipendio medio dei "comuni mortali"?

Cosa succede nel portafoglio dei calciatori di Serie A abituati a lottare per un posto salvezza o, tutt'al più, di metà classifica?

Nel primo caso si viaggia su emolumenti che strizzano maggiormente l'occhio alla serie cadetta.

Ad esempio, nella stagione 2023-2024, il centrale difensivo classe 1995 Paweł Dawidowicz, in forza al Verona e titolare della nazionale polacca, ha percepito 350mila euro lordi a stagione. Ma ci sono casi ancora più particolari, anche in squadre di vertice.

Paweł Dawidowicz 350 mila euro l'anno al Verona

Nell’Atalanta che ha vinto l’Europa League ci sono due titolarissimi come Giorgio Scalvini e Marco Carnesecchi che hanno contratti molto bassi, avendoli firmati con la Dea prima di esplodere. Il difensore centrale guadagna 560mila euro lordi l’anno, il portiere neanche 200mila.

Sempre tenuto conto dei picchi più alti e più bassi, di cui sopra, per quanto riguarda i ruoli, gli attaccanti sono mediamente quelli più pagati, seguiti da centrocampisti, difensori e portieri.

Ma anche qui va considerato il quadro generale, visto che per esempio in alcune squadre come l’Inter la mediana, di una qualità infinita che ha portato i nerazzurri a giocarsi praticamente alla pari, per le quote finale Champions, la sfida con il City, prende quasi il 50% del monte ingaggi, mentre in casi come quello del Lecce si è sotto il 20% (3 milioni contro i 16 di stipendi totali).

Sempre tenuto conto dei picchi più alti e più bassi, di cui sopra, stavolta per fasce d'età e non ruolo, secondo l'autorevole testata Calcio & Finanza, "nello specifico, i calciatori che in Serie A guadagnano mediamente di più nella fascia sopra i trent’anni (2,91 milioni di euro).

Seguono i giocatori tra i 23 e i 29 anni (2,04 milioni di euro) e, infine quelli fino a massimo 23 anni (poco più di 1 milione circa). Per quanto riguarda i ruoli, gli attaccanti sono mediamente quelli più pagati, seguiti da centrocampisti, difensori e portieri".

IL CROLLO DEI CORRISPETTIVI IN SERIE B

Nel tempo post crisi, gli ingaggi della B sono invece arrivati a somigliare molto più a quelli della C. Il lauto giro di soldi degli anni Novanta e Duemila è ormai un lontanissimo ricordo, salvo per realtà come che con la B, oggettivamente, c'entrano davvero poco...

In un comunicato ufficiale di inizio stagione (2023-2024), la Lega B ha diramato un testo ufficiale in cui si evidenziano 5 fasce di corrispettivo minimo:

  • giovani dai 16 ai 19 anni: 17.782 euro stagionali;
  • calciatori dai 20 ai 23 anni: 23.784 euro;
  • giocatori dai 24 anni in su: 32.053 euro;
  • atleti con rapporto di addestramento tecnico: 15.403 euro stagionali;
  • giocatori con primo contratto da professionista: 23.784 euro stagionali,

Si tratta di cifre che sono leggermente salite rispetto a quelle di qualche anno fa, ma che sottolineano come di recente il sistema stipendi della serie cadetta sia in fase di stallo.

Lo dimostra anche il calo degli stipendi dell’8% rispetto alla stagione precedente, un calcolo che però nasconde una spaccatura netta con i club favoriti il sabato per le scommesse sportive, comprese le 3 promosse in A tra campionato e playoff, che hanno speso molto di più delle altre.

Otto squadre (Sampdoria, Parma, Como, Cremonese, Venezia, Spezia, Pisa e Palermo) hanno, infatti, superato o sfiorato i 20 milioni (primi i doriani con 27 e ultimi i rosanero con 18), mentre le altre 12 partono dai 9,5 milioni del Bari e chiudono con i 4,5 del Cittadella.

Dunque, più che di livellamento si dovrebbe parlare di distanza cosmica tra due tipologie di realtà calcistiche.
 

Massimo Coda con la Cremonese

Secondo il portale "Economia Italia", addirittura, "lontani dagli stipendi elevati, circa il 44% dei giocatori di Serie B ha percepito uno stipendio di circa 1,500 euro al mese, specie tra gli under 20, all’interno della stessa percentuale circa il 23% dei ragazzi tra 20 e 24 anni ha dovuto alternare la carriera calcistica con un lavoro proprio".
 

C LA VETRINA DI GIOVANI PER EVITARE I CRACK FINANZIARI 

In Serie C, invece, come da contenuto specifico, è stato introdotto per aiutare le 60 società, il contratto di apprendistato.

Questi erano i numeri base precedenti:

  • minimo retributivo dal 24° anno di età 26.664 euro lordi;
  • primo contratto 20.263 euro;
  • minimo retributivo dal 19esimo al 23esimo anno di età 20.263 euro;
  • minimo retributivo dal 16esimo al 19esimo anno di età 14.397 euro lordi;
  • addestramento tecnico 10.665.

In terza serie essere "lungimiranti" non significa tanto vincere il campionato, ma anzitutto autosostenersi. Un esempio più che virtuoso è quello fornito delle rose con media età bassa: le Under 23 delle big, ovvero la Juventus Next Gen, l’Atalanta Under23 e la nuova arrivata, il Milan Futuro di Francesco Camarda.

In attesa di vedere i rossoneri, sia la seconda squadra bianconera che quella della Dea sono costituite - ed è un caso raro - per la gran parte da giovani giocatori di proprietà, molti di essi cresciuti nel settore giovanile e che, quindi, percepiscono un ingaggio "minimo" o quasi (più o meno secondo i valori sopraccitati).

Il trampolino di lancio in Serie C serve a lanciarli, come nei casi dei bianconeri Miretti, Fagioli, Soulè.

Ciano bandiera del Benevento

CON L'OBBLOGO DEI CONTRATTI, LA SERIE D DIVENTA MENO "SOMMERSA"  

Nella categoria nazionale dei Dilettanti, età, ruolo obiettivi di classifica, qualità e, anche, area geografica, influiscono tantissimo nella determinazione di un ingaggio.

Un "bomber di categoria" di quelli frequentemente a segno per le scommesse Serie D, può arrivare a percepire anche 8mila euro al mese in tante piazze calde ed importanti del sud!

A un giovane da lanciare per attenersi alle regole federali, che nella stagione scorsa erano 2003, 2004 e 2005, viene riconosciuto spesso solamente un rimborso spese. 

In mezzo, tuttavia, è ancora massiccio il volume di ingaggi "in nero". Una storia nota, che spesso porta tanti giocatori a preferire la Serie D alla Serie C. 

 

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy. Prima pubblicazione, 7 aprile 2020.

Stefano collabora da anni come giornalista freelance per il portale web di Eurosport Italia, per il quotidiano La Stampa e con la casa editrice NuiNui per la quale è stato coautore dei libri "I 100 momenti magici del calcio" e "I 100 momenti magici delle Olimpiadi".

E' amante delle storie, dei reportage e del giornalismo documentaristico, ma il suo "pallino" resta, su tutti, il calcio d'Oltremanica.