Una battaglia sindacale, una lotta di status, una questione di civiltà. A che punto è arrivata la corsa delle calciatrici che ha come traguardo l'equiparazione degli stipendi coi colleghi maschi? In Italia, inutile nasconderlo, siamo ancora alle battute iniziali.

All'estero, però, specie nei paesi scandinavi, centro-nordeuropei (su tutti, Norvegia, Finlandia e Olanda), per non parlare degli Stati Uniti, la strada verso la parità dei sessi, è arrivata decisamente a buon punto. 

I compensi della Gama e della Bonansea

Valentina Giacinti, bomber Adidas del Milan

La classifica delle più pagate

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Da Sam Kerr all'icona Alex Morgan

Restando in ambito internazionale, la domanda è d'uopo: chi è la calciatrice più pagata al mondo nel 2020? Ovviamente si tratta di un'attaccante, che nella fattispecie risponde al nome dell'australiana Samantha Kerr, prelevata dal Chelsea dai Chicago Red Stars e arrivata a guadagnare 726,5 mila euro a stagione.

Cifre che, di fatto, hanno letteralmente sconvolto quelle del 2019: la Kerr, infatti, ha quasi doppiato la collega fino a quel punto più pagata, ovvero la "star" Alex Morgan (408mila euro), che però resta la calciatrice più pagata al mondo: la statunitense è sempre un'ottima opzione come marcatore per le scommesse live, come testimoniano i suoi 115 gol con il Team US!

Samantha Kerr in azione!

Com'è possibile? Semplice, grazie ai guadagni collaterali degli sponsor, ancora più fondamentali e impattanti nel mondo del pallone femminile rispetto a quello maschile: grazie infatti alle partnership con brand come Nike, Coca-Cola, Volkswagen e AT&T, la punta campionessa del mondo nel 2019, arriva a percepire la bellezza di 4,6 milioni di dollari l'anno (3,88 milioni di euro).

Ricordiamo l'aspetto fondamentale che il "soccer", negli Usa, viene considerato primariamente sport in rosa, su cui si sono investite cifre imparagonabili rispetto a qualsiasi altra parte del mondo ed è quindi normale che oggi, l'evoluzione del calcio femminile a stelle e strisce abbia toccato, oggi, picchi quasi irraggiungibili. 

Il "ranking" delle più pagate 

Scorrendo la classifica delle calciatrici più pagate (secondo i dati completi del 2019), analizzando però esclusivamente lo stipendio percepito dai club, sotto la Morgan troviamo un'altra icona come Megan Rapinoe (sponsor tecnico: Nike), che dal Reign FC di Seattle ha percepito 402mila euro stagionali; 400mila euro per l'attaccante norvegese Ada Hegerberg (sponsor tecnico: Puma), incassati dai francesi del Lione, 390mila euro dallo Sky Blue FC per la centrocampista statunitense Carli Lloyd (sponsor tecnico: Nike), 360mila sborsati dal Lione per gli emolumenti stagionali della collega di ruolo Amandine Henry (sponsor tecnico: Nike).

Ancora, il club transalpino campione d'Europa grazie al successo da favorite per le scommesse calcio per 3-1 sul valido Wolfsburg si conferma quello dagli ingaggi più corposi  nel calcio femminile del Vecchio Continente: Wendie Renard (sponsor tecnico: Adidas), difensore centrale francese classe 1990, percepisce un ingaggio da 348mila euro a stagione.

Ha 34 anni, ma la macchina da gol brasiliana Marta Vieira da Silva non si è ancora inceppata: all'Orlando Pride (e senza sponsor tecnico), la nazionale verdeoro guadagna 340mila euro.

Marta esulta con la maglia della Selecao!

Il Barcellona conferma la "tradizione olandese" anche in rosa: l'attaccante Lieke Martens (sponsor tecnico: Nike) viene pagata 250mila euro all'anno.

Che differenza con le italiane...

Dopo tutte queste cifre, è facilmente comprensibile la differenza che ancora intercorre con le calciatrici italiane, che pure hanno beneficiato dal subentro dei grandi club (su tutti, la Juventus) nel calcio femminile: le atlete più pagate nel nostro Paese sono infatti sono le nazionali (entrambe alla Juventus) Barbara Bonansea (40mila euro lordi all'anno, che netti diventano la metà) e 30mila (sempre lorde) di Sara Gama. Le componenti della rosa di Milena Bertolini, per l'ottimo percorso mondiale, hanno percepito un premio "bonus" di 30mila euro.

In Italia, però, lo status di calciatrice è ancora "dilettante" e, addirittura, in Serie B gran parte delle atlete va in campo a titolo completamente gratuito. A differenza del passato, allo stato dell'arte l'ingaggio percepito può essere cumulato coi rimborsi spesa, che al massimo sono 1.220 euro lordi al mese. Ma appare evidente come, al termine di tutte queste considerazioni, la strada da percorrere è ancora lunghissima.

Proprio Sara Gama non rappresenta un'icona solamente in campo, ma anche a livello sindacale: è infatti lei, la capitana delle Azzurre, la paladina di questa battaglia che, prima ancora della parità dei sessi nel mondo del calcio, chiede anzitutto il riconoscimento dello status professionistico, l'unico vero snodo per arrivare alla svolta decisiva.

Valentina Giacinti, bomber Adidas del Milan

Autrice di un fantastico poker con il quale ha letteralmente schiantato, a domicilio, le cugine dell'Inter il 28 marzo 2021. Tutto il repertorio per la bomber, gol di testa in pallonetto, rigore perfetto, tap in sotto l'incrocio e destro in sicurezza per la personale quaterna che mancava in un derby dai tempi...di Altafini. 

Valentina Giacinti con la maglia della Nazionale!

Per farvi capire la dimensione del personaggio, ricordiamo che la bergamasca, bomber e capitana del Milan, è stata più volte protagonista di simpatici incontri social con Bobone Vieri.

Con il Banco BPM, main sponsor sulle maglie rossonere che he deciso di investire sul calcio femminile, la Giacinti calza ed è testimonial delle PREDATOR 20+ Adidas.
 

*Le immagini dell'articolo sono tutte distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione 22 novembre 2020.

Stefano collabora da anni come giornalista freelance per il portale web di Eurosport Italia, per il quotidiano La Stampa e con la casa editrice NuiNui per la quale è stato coautore dei libri "I 100 momenti magici del calcio" e "I 100 momenti magici delle Olimpiadi".

E' amante delle storie, dei reportage e del giornalismo documentaristico, ma il suo "pallino" resta, su tutti, il calcio d'Oltremanica.