Nel calcio italiano, molti allenatori (soprattutto gli ex calciatori importanti) cominciano la loro esperienza in panchina dalle giovanili dei grandi club, per poi prendersi un ruolo da protagonisti partendo subito da squadre di Serie B o addirittura di Serie A, come dimostrano le carriere di Simone Inzaghi, Stefano Pioli, Thiago Motta o Raffaele Palladino, straordinario per l'approccio alla categoria con un record per una neopromossa anche per le scommesse online, tanto per citare alcuni dei protagonisti dell’ultimo campionato.

Ma poi c’è anche chi invece fa un percorso molto più tortuoso per arrivare in cima, partendo da categorie assai più basse, persino dall’Eccellenza.

Il quinto livello della piramide calcistica italiana, il primo a livello puramente regionale, ha infatti rappresentato l'importante step iniziale nella carriera di molti tecnici, alcuni dei quali hanno poi saputo affermarsi anche nelle categorie superiori. 

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Sarri e gli altri...eccellenti!

A partire da Maurizio Sarri, che ne ha fatti di passi da gigante da quando nel 2001 vinceva il campionato di Eccellenza con il Sansovino, dopo aver passato buona parte degli anni Novanta nella categoria.

Tra gli altri allenatori che hanno disputato la Serie A 2022/23 e che hanno avuto esperienze in Eccellenza ci sono poi Massimiliano Alvini, che con il Tuttocuoio ha ottenuto addirittura tre promozioni dalla Promozione alla Serie C tra 2008 e 2013, Leonardo Semplici, anche lui vincitore del campionato di Eccellenza per ben due volte di seguito, prima con il Sangimignano e poi con il Figline, trascinato fino in C1, e Marco Zaffaroni, che è partito dalla panchina della Folgore Verano.

Insomma, si può allenare con eccellenza anche…in Eccellenza, come fanno molti tecnici al momento attuale.

Stendardo alla Luiss dentro e fuori dal campo

Uno degli allenatori più celebri della categoria è certamente Guglielmo Stendardo. L’ex difensore, che negli anni (tra le tante) ha indossato le maglie di Sampdoria, Catania, Perugia, Lazio e Atalanta, ha chiuso la sua carriera nel 2020 giocando con la squadra della LUISS, università con sede a Roma, contribuendo alla promozione in Eccellenza del club.

Decisamente il posto giusto per l’Avvocato Stendardo, che si è laureato in giurisprudenza nel 2012 alla Link Campus University of Malta, mentre ancora giocava. Nell’ottobre 2021 proprio la LUISS lo chiama a sostituire l’ex compagno di squadra Cristian Ledesma sulla sua panchina.

Ledesma con la maglia della Lazio

La scelta paga, con la squadra che termina il campionato di Eccellenza al terzo posto, portando la società a confermare Stendardo. Nella stagione appena conclusa, invece, la LUISS è rimasta a metà classifica, ma comunque il club dell’università Guido Carli si è tolto una bella soddisfazione, giocandosi alla pari la finale della Coppa Italia di categoria contro il Formia.

E chissà che l’Eccellenza non sia un trampolino importante per l’ex nazionale under-21, considerando che nel frattempo Stendardo ha preso il patentino UEFA A a Coverciano e che quindi può anche allenare in C e diventare allenatore in seconda in Serie A e in Serie C.

Stendardo contro la Samp

Fabrizio Anselmi dal prof al Tor Sapienza

Un altro che ormai rappresenta un’icona della categoria, perlomeno nel Lazio, è quello di Fabrizio Anselmi. Per lui, cresciuto nella Lodigiani, l’esperienza più importante da calciatore è quella al Sassuolo, con la maglia neroverde vestita nel periodo in cui gli emiliani militavano in Lega Pro.

Ad aprirgli le porte della carriera da allenatore è stata la Pro Calcio Tor Sapienza, club dell’omonimo quartiere di Roma, che gli ha affidato la squadra nel giugno 2018. I risultati sono stati immediatamente positivi, con il Tor Sapienza che nella stagione 2018/19 ha vinto, a sorpresa, ma con grandissimo merito, il girone B del campionato di Eccellenza, ottenendo così la promozione in Serie D.

All’inizio della stagione successiva, complice un inizio complicato nella categoria superiore, la società e il tecnico si sono separati, non riuscendo comunque a evitare la retrocessione. Ma siccome i grandi amori fanno giri strani, nell’aprile 2021 Anselmi è tornato alla guida del Tor Sapienza, ottenendo due salvezze consecutive non scontate nelle ultime stagioni del campionato di Eccellenza laziale.

Eccellenza che, come si è visto dai nomi celebri già elencati, spesso e volentieri rappresenta il primo passo nella scalata verso il calcio che conta. E chissà che non sia così anche per Andrea Bussone, che per otto anni è stato protagonista del capolavoro chiamato Nuova Florida.

Per Bussone un inedito double campionato e coppa

La società di Ardea è relativamente giovane, essendo nata nel 2005, ma anche grazie a Bussone ha compiuto una scalata dalla terza categoria alla Serie D nel giro di una quindicina di anni.

In particolare il tecnico, arrivato ad Ardea nel 2014, ha messo la sua firma sulla promozione dalla Promozione all’Eccellenza (stagione 2016/17), ma soprattutto su quella dall’Eccellenza alla Serie D, arrivata nella stagione 2018/19 con uno storico ed inedito double in Coppa Italia, categoria poi mantenuta dal club laziale per le stagioni successive, con tanto di possibilità di giocarsi l’accesso in Lega Pro nel giugno 2022, perdendo però le semifinali dei playoff.

Svanito il sogno di trascinare tra i professionisti il Nuova Florida, l’allenatore ha deciso di lasciare il club dopo 8 anni, venendo poi chiamato in corsa, sempre in Serie D, dal Montespaccato, che cercava la salvezza.

Risultato che però non è arrivato, con la squadra romana che è retrocessa e che quindi è tornata in Eccellenza, dove sarà sicuramente tra le protagoniste nel futuro.

Gregori profeta in patria

E poi c’è Attilio Gregori, un nome abbastanza famoso, almeno per le generazioni meno giovani, che al momento non è in Eccellenza ma l’ha frequentata a lungo e con ottimi risultati. L’ex portiere della Roma, ma anche di Genoa, Verona e Venezia, è uno specialista della categoria, avendo allenato e bene, in vent’anni, diverse squadre del Lazio, molto spesso proprio in Eccellenza.

Nel febbraio 2014 Gregori, dopo qualche esperienza non eccezionale in Serie D, si siede sulla panchina della Viterbese Castrense e riesce nell’impresa di vincere il campionato, ottenendo così la promozione nella categoria superiore.

Dopo un esonero all’inizio della stagione successiva, l’ex portiere viene richiamato e sfiora la Serie C, portando la squadra ai playoff di D. Anche le due esperienze successive a quella a Viterbo sono in Eccellenza, con due delle squadre di Monterotondo, la città natale di Gregori.

Che prima si prende la guida del Monterotondo, per poi passare al Real Monterotondo Scalo, con cui ha ottenuto la promozione in Serie D.

Attualmente Gregori è di nuovo allenatore del Monterotondo, che nel frattempo è ripartito dalla Prima Categoria, portando il club eretino a giocarsi la possibilità di un ritorno in Eccellenza con le ottime prestazioni nel girone B.
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.