Dopo anni in cui andare allo stadio è stato prima impossibile e poi molto, molto complicato, il ritorno alla normalità ha fatto sì che i tifosi ritrovassero la gioia di tornare ad assistere alle partite dal vivo.

A dimostrarlo ci sono i dati della Serie A (ma non solo) per quanto riguarda gli abbonamenti venduti dai club.

Tra chi ha vinto e quindi ha riportato l’entusiasmo, chi non smette mai di far registrare presenze altissime e chi torna su un grande palcoscenico che mancava da parecchio, sono parecchie le squadre che hanno venduto un numero di tessere annuali più alto delle stagioni precedenti.

Decisamente un trend positivo, che dimostra quanto la passione per il calcio italiano, nonostante i problemi che affliggono il pallone tricolore, sia decisamente radicata.

Milan e Inter hanno venduto 41mila tessere

Solo sold out per la Roma di Mourinho

Fiorentina e Juve con 20mila abbonati

I numeri straordinari del tifo leccese

Passione genoana anche in Serie B

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Milan e Inter hanno venduto 41mila tessere

Ma meglio passare ai numeri. Chi è la squadra con il maggior numero di abbonati? Neanche a dirlo, sono le milanesi, che riempiono lo stadio di casa fino all’orlo quando si parla di possibili abbonati. Il Milan sfrutta la scia di uno scudetto scucito ai cugini dell’Inter per vincere anche il titolo per quello che riguarda i fedelissimi, che nella stagione 2022/23 saranno 41mila.

In pratica, considerando la capienza di San Siro, che supera di poco gli 80mila posti, si può dire che più di un seggiolino su due a ogni partita della squadra di Pioli è occupato da un abbonato.

Cifre simili per l’Inter, che pure deve ancora smaltire la delusione di una stagione iniziata con la voglia di concedere il bis tricolore e poi terminata vedendo festeggiare i dirimpettai.

Anche in questo caso, 41mila tessere vendute, il massimo possibile, per un’atmosfera che, nonostante qualche critica ad alcuni dei protagonisti, è sempre destinata a dare una mano ai nerazzurri.

Le due meneghine sono anche le favorite per le quote scudetto!

Solo sold out per la Roma di Mourinho

Da Milano si passa poi a Roma, dove l’entusiasmo la fa da padrone. Soprattutto in casa giallorossa, dove si può tranquillamente parlare di “effetto Mourinho”.

La Roma vincente dello Special One, che ha portato a casa la prima Conference League della storia, e un mercato importante con gli arrivi di Dybala e Wijnaldum hanno dato una bella botta di ottimismo ai tifosi giallorossi, che già di solito difficilmente scendono sotto i 30mila abbonati, ma che in questa stagione hanno toccato quota 36mila, quasi il massimo dei posti disponibili.

La curva Sud giallorossa!

E nelle prime partite dell’anno, i capitolini hanno sempre fatto registrare un sold-out, dimostrando che anche chi non si abbona ha parecchia voglia di vedere le partite.

Ha iniziato a rilento ma ha carburato più tardi la Lazio, che visto il buon inizio della squadra di Sarri e un mercato che riflette la volontà del tecnico ha staccato ben 25 mila abbonamenti. Una cifra che certamente avrà stupito favorevolmente anche uno scettico come il presidente Lotito...

Fiorentina e Juve con 20mila abbonati

Si scende ancora e si trovano due grandi rivali, ovvero la Fiorentina e la Juventus. La Viola ha superato quota 21mila abbonamenti anche grazie al ritorno in Europa dopo la buona stagione scorsa.

La Juventus invece è ferma a 20mila, ma questo dipende anche e soprattutto dalla capienza dello Stadium: se i bianconeri mettessero in vendita più tessere, i 40mila posti dell’impianto piemontese sarebbero sempre tutti quanti pieni, senza la possibilità per chi non è abbonato di assistere ai match della squadra di Allegri.

Tra le altre, superano i 10mila abbonati anche la Sampdoria, l’Atalanta, il Verona e l’Udinese.

I numeri straordinari del tifo leccese

E poi, veniamo ai casi da evidenziare. Come quello del Lecce, che vive l’entusiasmo per il ritorno in Serie A affollando il Via del Mare. Il club pugliese è vicinissimo a toccare quota 20mila abbonati, dimostrando che una piazza calda come quella leccese non vedeva l’ora di tornare a confrontarsi contro le big del nostro campionato. 

Situazione inversa invece al Torino. Quella granata attualmente sembra essere una tifoseria decisamente disillusa, viste le frizioni con la proprietà e le stagioni non esattamente esaltanti che si sono succedute nelle ultime annate. Dunque, il Toro si ritrova quasi negli ultimi posti della graduatoria della Serie A, con poco più di 5mila tessere staccate.

Una cifra che per un po’ ha spaventato anche il Napoli. I tifosi azzurri si sono parecchio arrabbiati quando De Laurentiis ha lasciato andare vere e proprie bandiere come Mertens e Koulibaly e la vendita degli abbonamenti è andata a rilento.

Poi però il club è sempre competitivo per le scommesse Serie A, ha operato saggiamente sul mercato (Simeone, Ndombele, Raspadori arrivati nelle ultime settimane di trattative) e i buoni risultati, oltre all’esplosione del giovane fenomeno Kvaratskhelia hanno dato un’accelerazione alla campagna abbonamenti, tanto che ora sono ben tre i settori dello Stadio Diego Armando Maradona in cui si registra il sold out.

Passione genoana anche in Serie B

E non si può non chiudere con un caso molto particolare, quello del Genoa. Il Grifone è retrocesso in Serie B, ma questo non ha fermato l’amore della tifoseria, che ha deciso di presentarsi in massa al botteghino e sottoscrivere l’abbonamento: sono quasi 25mila le tessere vendute da parte del club ligure.

Una delle coreografie del Genoa!

E ora tocca a Blessin e ai suoi non deludere questa fiducia…

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.