Il blog di 888sport ha selezionato 10 figli d’arte del calcio mondiale, giocatori, spesso decisivi con le loro prodezze anche per gli esiti delle scommesse calcio, che hanno scelto di seguire le orme di padri più o meno illustri. Vediamoli.

Marcus Thuram (Francia – Inter) 

La Serie A 2023/2024 ha accolto parecchi figli d’arte e quello che, per distacco, ha inciso sicuramente di più è stato Marcus Thuram, attaccante, figlio però del roccioso difensore Lilian, campione del mondo e d’Europa con la Francia.

Marcus ha la nazionalità francese, ma è nato a Parma nel 1997, quando il padre giocava con la strepitosa squadra gialloblù.

I nerazzurri lo hanno ingaggiato a parametro zero dal Borussia Monchengladbach e Thuram è stato assolutamente decisivo nella conquista della seconda stella interista!

Tra l'altro Marcus, con Khephren fortissimo centrocampista del Nizza, classe 2001, forma una coppia di fratelli nel calcio di assoluto rispetto nel panorama internazionale!

Timothy Weah (USA – Juventus)

Anche la Juventus l'estate 2023 non si è fatta mancare…un cognome famoso, portando alla Continassa Timothy Weah, che ha la nazionalità statunitense ed è un attaccante come il padre George, Pallone d’Oro e FIFA World Player nel 1995, attuale Presidente della Liberia.

Come caratteristiche in campo, Timothy agisce più da esterno e ricorda poco l’ex pantera rossonera e la Signora ha speso 12 milioni per strapparlo al Lille, anche grazie al buon mondiale giocato con la maglia degli USA in Qatar.

Federico Chiesa (Italia – Juventus)

Del resto, i bianconeri hanno già in rosa il figlio di un altro grande protagonista del calcio italiano degli anni Novanta, ovvero Federico Chiesa.

Chiesa contro l'Inter

Il padre Enrico Chiesa è stato un prolifico attaccante nella massima serie e in nazionale fino al primo decennio degli anni duemila. Federico è stato già decisivo con la maglia azzurra, con la quale si è laureato campione d’Europa nel 2021.

Enrico Chiesa in maglia Azzurra

Giovanni Simeone (Argentina – Napoli)

La Serie A ha anche visto un figlio d’arte diventare campione d’Italia nella stagione 2022/23, ovvero Giovanni Simeone.

Del padre Diego Pablo, tecnico dell’Atletico Madrid ed ex centrocampista di fama mondiale scoperto da Romeo Anconetani e portato a Pisa nel 1990, Giovanni non ha raccolto il ruolo, ma il soprannome.

In tutto il mondo, infatti, l’attaccante del Napoli è conosciuto come Cholito, dal paterno Cholo, che in lingua azteca significa “incrocio di razze”. 

Francisco Conceicao (Portogallo - Porto)

Qui evidenziamo un caso davvero curioso: il giovane classe 2002, figlio di Sergio Conceicao, fortissimo tornante nella Lazio di Eriksson, Campione d'Italia nel 2000, gioca esterno destro, proprio come il papà, tra l'altro suo allenatore al Porto, ma lo fa con caratteristiche completamente diverse: meno corsa sulla corsia laterale, ma più tecnica, in particolare con il piede sinistro.

Il gol di Francisco Conceicao alla Repubblica Ceca

Proprio di mancino, sfruttando un clamoroso errore della difesa avversaria, Francisco, il 18 giugno 2024, regala al Portogallo la prima vittoria ad EURO 2024 e raggiunge il curioso record della "famiglia Chiesa" che, fino all'edizione tedesca, era l'unica andata in gol con padre e figlio nelle fasi finali di un campionato europeo.

Chi non ricorda, infatti, la straordinaria tripletta di Sergio proprio alla Germania nel 2000?!

La fantastica tripletta di Sergio Conceicao alla Germania ad Euro 2000

Daniel Maldini (Italia - Monza)

E poi c’è chi è sia figlio che…nipote d’arte, come Daniel Maldini.

L’erede di Paolo, ma anche nipote del grande Cesare, è stato protagonista di un ottimo girone di ritorno con il Monza, dopo aver cominciato la carriera da professionista ovviamente con la maglia del Milan e in seguito a una buona stagione in prestito allo Spezia.

Daniel Maldini specialista di calci da fermo

Anche nel suo caso, però, il ruolo è decisamente diverso da quello di papà e nonno, entrambi difensori: Daniel è un attaccante esterno che può anche disimpegnarsi a centrocampo. Nota di colore, a differenza del destro educato di Daniel, il papà Paolo non ha mai realizzato un gol direttamente da calcio piazzato.

Nicolò Zaniolo (Italia – Aston Villa) 

Ha lasciato la Serie A un altro figlio d’arte come Nicolò Zaniolo. Suo padre Igor ha avuto una lunga e prolifica carriera da bomber di categoria ed è stato uno dei principali artefici della promozione in A del Messina del 2004; Nicolò ha bruciato le tappe e a 19 anni era già uno dei talenti più ricercati dalle big del calcio europeo.

Dopo cinque anni alla Roma, conditi da due gravi infortuni e dal gol decisivo per la vittoria della prima edizione della storia della Conference League, il classe 1999 è volato prima al Galatasaray e poi a Birmingham, ma ci sono molte probabilità di rivederlo in Italia a breve…

Erling Braut Haaland (Norvegia – Manchester City)

Il figlio d’arte più celebre al mondo però è certamente Erling Braut Haaland.

Per il norvegese parlano i numeri: una media di quasi un gol a partita nel calcio professionistico, recordman di reti (36) in una stagione di Premier League, l’unico calciatore in grado, con primato per le scommesse sportive, di segnare tre gol all’esordio in Champions League e vincitore nel 2023 del Triplete con il Manchester City di Pep Guardiola.

E dire che papà Alf-Inge non aveva tutta questa confidenza con il gol, ma era un roccioso difensore con una discreta carriera in Premier League, in campo contro l’Italia di Sacchi a USA ‘94. 

Haaland Senior contro l'Italia

Kasper Schmeichel (Danimarca – Anderlecht)

Chi invece ha scelto lo stesso ruolo di suo padre è Kasper Schmeichel. Ed evidentemente fare molto bene il portiere è il mestiere di famiglia.

Papà Peter, protagonista per le quote finale Champions a Barcellona nel 1999, ha trionfato in lungo e in largo con il Manchester United di Alex Ferguson e si è laureato campione d’Europa con la Danimarca nel 1992.

Kasper ha compiuto solamente un’impresa, ma di quelle che valgono un’intera carriera: la Premier League vinta nel 2016 con il Leicester di Claudio Ranieri. 

Thiago Alcantara (Spagna) – e Rafinha 

Due fratelli, entrambi calciatori ad altissimo livello, figli di un padre campione del mondo: una storia che non capita tutti i giorni.

È successo a Mazinho, ex giocatore di Lecce e Fiorentina oltre che della nazionale verdeoro: il figlio maggiore, Thiago, centrocampista, anche del Liverpool, oltretutto è nato proprio in Salento ed è in possesso della nazionalità italiana (anche se indossa la maglia della Spagna)

Rafinha, spagnolo come Thiago, ha optato, invece, per la nazionale brasiliana, seguendo le orme paterne.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy. Prima pubblicazione 19 aprile 2021.

Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.